Fasce elastiche: funzioni e sintomi

Fasce elastiche: funzioni e sintomi

Nel linguaggio tecnico come fascia elastica si definisce un anello metallico di forma aperta e piatta, che viene posto intorno alla testa del pistone, affinché questo si adatti meglio alla superficie interna del cilindro. Per tale motivo queste fasce vengono anche chiamate anelli del pistone. In virtù dell’importanza di questo componente per la corretta tenuta stagna dei gas della camera di combustione del cilindro e per il controllo dell’olio, che circola in questa parte del motore, non sarà inutile esporre in modo chiaro e conciso i principi di funzionamento delle fasce elastiche, dando alcuni consigli utili sul da farsi in caso di malfunzionamento.

Funzione delle fasce elastiche

Funzione delle fasce elastiche

Le fasce elastiche si presentano nella forma di un anello con un lato aperto, ai fini di permettere il loro montaggio negli incavi del pistone. Il loro numero, a secondo del modello del motore, può variare da una a quattro; nella maggior parte delle auto in circolazione tre è il numero delle fasce montate sui pistoni. Partendo dall’alto, la prima fascia è di compressione, la seconda è di compressione, ma svolge anche la funzione di raschiatoio, mentre la terza è unicamente di raschiatoio. Quando nella camera di combustione ha luogo l’espansione dei gas, questi raggiungono la prima fascia, facendola spostare verso il basso. Questa spinta genera attrito e assicura la tenuta dei gas. La fascia raschiatoio lavora non con i gas, ma con l’olio. L’olio che viene spruzzato sui cilindri non può entrare in contatto con la camera di combustione, ragion per cui la fascia raschiatoio lo elimina dalle parti in cui esso più non serve, impedendo in questo modo pericolose infiltrazioni. Come si comprende, le fasce assolvono anche al compito di tenere separati gli ambienti del carter, contenenti la camera di combustione e l’olio in sospensione.

Come sopra accennato, le fasce elastiche montate sulla testa del pistone hanno il compito di regolare tanto la pressione del gas, quanto il consumo dell’olio che entra qui in circolo quando il motore viene attivato. Avendo l’olio la funzione non solo di lubrificare, ma anche talvolta di raffreddare i componenti del motore col quale esso entra in contatto, ben si comprende l’importanza di questo dispositivo che ne regola pressione e consumo. 

Le fasce fanno in modo che il pistone abbia una tenuta ottimale della pressione che si genera nella camera di combustione. Questa condizione è d’obbligo affinché il pistone sia in grado di scorrere al meglio all’interno del cilindro. Questo componente è anche necessario per evitare che il cosiddetto trafilamento, in gergo anche chiamato con l’espressione inglese “blow by”, abbia luogo: questo si traduce nel passaggio di fumi dalla camera di combustione alla camera di biella in virtù delle forti pressioni che si sviluppano durante la combustione. Le fasce evitano anche che rimasugli eccessivi d’olio restino sul pistoni, i quali accumulandosi potrebbe dar luogo a delle perdite o, ancor peggio, a quel fenomeno chiamato effetto “dieseling”, che si ha quando a seguito dell’accensione spontanea del carburante un motore continua a funzionare per un breve periodo anche dopo il suo spegnimento. Questo fenomeno avviene soprattutto nei motori diesel, a causa della scarsa tenuta delle fasce elastiche che permettono il passaggio dei vapori dell’olio dalla coppa al cilindro. Questi vapori daranno poi avvio ad una combustione in virtù delle alte temperature presenti in questo. Una tenuta difettosa delle fasce può anche provocare un fenomeno di auto-alimentazione del motore, che avviene quando l’olio riesce a penetrare nella camera di combustione, dove in virtù delle alte temperature viene combusto alla stregua di una normale miscela di carburante: questo sebbene il sistema di alimentazione sia stato disattivato. Questo tipo di auto-alimentazione è in genere facilmente riconoscibile in virtù del fumo denso emesso dallo scarico, frutto della combustione dell’olio.

Pistoni macchina

La tenuta delle fasce elastiche è direttamente proporzionale al numero delle fasce posizionate intorno al pistone, così come al loro peso e spessore. Peso e spessore influenzeranno anche il tempo che ogni singola fascia impiega per modellarsi e spostarsi sotto la pressione dei gas combusti.

Malfunzionamento, test diagnostici e cause

Come tutti i componenti del motore, anche le fasce elastiche possono essere soggette a guasti e non funzionare correttamente.

 I segnali più comuni di un loro cattivo funzionamento sono i seguenti: 
  • ! Fumi di scarico dell’auto che assumono una tonalità bianca o grigia.
  • ! Un consumo d’olio al di sopra della norma.
  • ! Scarsa reattività nelle manovre di accelerazione.
  • ! Scadimento complessivo delle prestazioni del motore.

Va detto che si tratta di sintomi di malfunzionamento che possono essere connessi a guasti di altre parti del motore e non solo delle fasce. Ad ogni modo, se uno di questi cattivi segnali fa la sua comparsa, è raccomandabile condurre un test di compressione sul motore. Questo test consiste nel tentare di far avviare il motore, dopo aver rimosso una candela ed aver inserito un misuratore di compressione nel cilindro della candela rimossa. Se si è in possesso di questo strumento, con un po’ di pratica nella meccanica dell’auto, è possibile condurre questo test anche da soli nel garage di casa. In caso contrario ci si dovrà rivolgere ad un meccanico.

In generale, una perdita di tenuta delle fasce elastiche può rappresentare un problema complicato, in quanto per poter raggiungere questi anelli è necessario rimuovere i coperchi delle valvole e l’intero gruppo del collettore. Si tratta di un’operazione abbastanza complessa, che richiede tempo e pazienza anche per un bravo meccanico.

 Tre sono essenzialmente i fattori che inficiano il buon funzionamento delle fasce: 
  • i Incollaggio. La fascia resta bloccata in punto punto, avendo perso l’elasticità necessaria per adempiere al suo ruolo di tenuta.
  • i Usura. L’usura provoca l’assottigliamento dello spessore della fascia, con conseguente perdita di tenuta.
  • i Rigaggio. Sulla superficie esterna della fascia si sono formate delle scanalature, che ne inficiano il buon funzionamento e la tenuta.

Prima di montare una nuova fascia sarà necessario controllare la larghezza dell’apertura dell’intaglio. Le fasce vanno poi montate una per una, avvalendosi dell’ausilio di apposito attrezzi o di lamelle di metallo, stando attenti a non provocare graffi sulla superficie del pistone. Le fasce, essendo in genere acquistate in set, vanno sostituite tutte in blocco. Durante il montaggio è raccomandabile prestare la massima attenzione a che le aperture degli anelli combacino con gli incavi sul pistone.

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