Tensionamento e regolazione della catena della moto

Tensionamento e regolazione della catena della moto

La catena di trasmissione è l’elemento fondamentale per portare la forza motrice alla ruota posteriore. Per questo è sempre sottoposta a una forza notevole, con lo svantaggio, spesso, di essere anche esposta agli agenti esterni, anche a veicolo in movimento.

Ecco perché è normale che tenda a perdere la tensione ideale, oltre che la lubrificazione. Vedremo come si effettua il controllo della tensione, la regolazione catena moto e ogni quanto è meglio verificare, che strumenti usare e come procedere.

Perché è importante la tensione giusta

Sembrerà una domanda banale per gli esperti, ma non tutti i motociclisti hanno la motivazione giusta per effettuare un controllo che, in realtà, può raddoppiare (o dimezzare) la durata della catena, con una variazione notevole nei costi di manutenzione.

Una catena ben tenuta può durare anche 30-35 mila km. Se invece si ignorano la tensione catena moto e la lubrificazione, oltre al rischio di danni, l’usura è tale che la durata di servizio può diminuire fino alla metà. Il costo di una catena raggiunge facilmente i 250 € e se si usa spesso la moto è facile che i chilometri salgano alla svelta.

Ecco perché l’indicazione generale è di effettuare un controllo e una regolazione ogni mille chilometri. Una catena allentata può cadere al primo scossone deciso, una buca, un dossetto preso troppo in velocità. Se si percorrono spesso strade ricche di contaminanti, bagnate, sporche, conviene anticipare il controllo e l’eventuale aggiustamento.

Come procedere al controllo

Vediamo ora come controllare la tensione catena moto. Prima di tutto bisogna conoscere il valore di tensione ideale. Lo si trova nel manuale tecnico, a volte è anche stampato su un adesivo presente sul forcellone. Come ultima risorsa, è un dato che si può trovare con una certa facilità anche su internet.

Si tratta di stabilire il gioco libero della catena a moto ferma. I valori cambiano molto a seconda del tipo di moto. Per una moto da strada, i valori di gioco medi vanno tra i 12,7 mm ai 25,4 mm, intesi come differenza tra la posizione neutra e la posizione massima, in alto o in basso.

Il punto preciso in cui controllare la giusta tensione della catena moto è al centro tra l’alluminio del forcellone e i perni della catena. Anche se non si tratta di un punto precisissimo, basta andarci vicino. L’idea è di controllare nel punto di massimo gioco.

La misurazione è di per sé la parte più semplice. Basta un normale righello, ma un appassionato può anche munirsi di un misuratore tensione catena moto. Si tratta di un attrezzo semplice ed economico che si stabilizza sulla moto, dando valori più precisi e più stabili. Si trova sul mercato anche col nome inglese: Chain Slack Setter.

Come regolare la tensione

Vediamo ora come regolare la tensione della catena della moto. Per prima cosa bisogna stabilizzare il mezzo. A motore spento, la moto va appoggiata su un cavalletto centrale o posteriore, in modo che la ruota posteriore sia sollevata. Il cambio va passato in folle.

Verificare di nuovo il valore di agio. Se la misurazione è nell’ambito dell’intervallo consentito, allora non serve alcuna regolazione. Altrimenti, se la catena è troppo tesa o (più facilmente) troppo lasca, procedere a correggere la tensione.

Prima bisogna allentare il dado della ruota posteriore, quello che blocca l’asse, senza però toglierlo. Poi si allentano su entrambi i lati del forcellone i bulloni del tendicatena. Sono i bulloni che controllano l’asse orizzontale.

Come regolare la tensione

Ora la ruota posteriore non è più bloccata e se ne può regolare la posizione. Se la tensione della catena è insufficiente, la ruota va mossa all’indietro per aumentare la distanza dal centro della moto. Se invece è troppo tesa, viceversa la ruota va spinta leggermente in avanti.

Controllare e regolare l’allineamento delle ruote. Ogni volta che si agisce sulla ruota posteriore, quindi anche nella regolazione della catena, si perde l’allineamento dell’asse posteriore e bisogna ripristinarlo. Per farlo, si usano gli appositi segni sul forcellone. Oppure, per una maggiore precisione, si può usare un altro strumento specifico, chiamato Chain Alignment Tool.

Infine, finita la regolazione della catena e l’allineamento, si possono fissare prima il dado e poi i regolatori. Il dado va fissato alla forza indicata dal produttore (spesso sono 88 N/m) e i regolatori si chiudono parallelamente, agendo su entrambi i lati della moto. Un tocco finale: controllare di nuovo la tensione per avere la certezza di non aver perso i valori nella chiusura degli elementi di fissaggio.

Modelli speciali e accorgimenti

In molti casi, per la regolazione non serve la procedura completa, perché la moto è dotata di un bullone apposito per una regolazione minima. Lo si trova spesso nelle moto da strada o in alcune moto da cross.

Con un quarto di giro di bullone si può allentare o tendere la catena di trasmissione. Bisogna sempre agire su entrambi i lati per mantenere l’allineamento e verificare il valore di tensione massima della catena moto per non superarlo.

L’accorgimento principale sulla catena è la pulizia. La catena tende facilmente a sporcarsi e va tenuta costantemente lubrificata. Una catena sporca o non lubrificata può arrivare a danneggiarsi alla svelta.

Conclusione

La catena di trasmissione è uno degli elementi più esposti sia alle intemperie che alla potenza del motore. Avere una catena ben regolata significa avere una moto prestante e viaggiare senza pensieri. Una catena lasca invece può saltare al primo scossone e lo stesso vale per una catena sporca o non lubrificata.

Il controllo e la regolazione della catena sono interventi semplici che si fanno in pochi minuti e fanno risparmiare soldi sia in officina che per l’acquisto del pezzo di ricambio, che non è proprio economico. Insomma, sporcarsi le mani conviene, per una moto sempre in forma!

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