Olio motore: come scegliere quello giusto

Olio motore: come scegliere quello giusto

I produttori di oli motore indicano le caratteristiche dei propri prodotti sull’etichetta che gli accompagna con lettere e numeri spesso completamente incomprensibili per molti automobilisti. Il nostro intento è di aiutarvi a comprendere ciò che questi valori rappresentano.

Che proprietà dovrebbe avere l’olio motore?

Esso deve:

  • Rimuovere con successo le impurità insolubili dai componenti del motore.
  • Essere stabile dal punto di vista termico e resistente all’ossidazione termica.
  • Essere compatibile con il materiale degli elementi di tenuta, non distruggere i componenti metallici.
  • Creare una robusta pellicola d’olio, capace di evitare l’usura abrasiva delle superfici a contatto. Spesso, a tal fine vengono usati additivi speciali, ad esempio, il bisolfuro di molibdeno.
  • Preservare le proprie caratteristiche originali per un lungo periodo di tempo.
  • Avere caratteristiche di viscosità ottimali a qualsiasi temperatura, assicurando una lubrificazione efficiente delle superfici a contatto durante l’avviamento a freddo e impedendo la loro usura durante la stagione calda.
  • Essere resistente alla formazione di schiuma.
  • Avere una bassa volatilità per non inquinare eccessivamente l’ambiente.

Composizione dell’olio motore: quali sono le differenze?

A seconda della base e del rapporto tra i vari additivi contenuti, i prodotti di lubrificazione del motore possono essere suddivisi in 3 tipi:

  1. Minerali. Essendo a base di petrolio, vengono realizzati mediante la distillazione e la successiva estrazione a solvente o acido delle frazioni oleose. Sono spesso definiti con il termine Mineral. Sono caratterizzati da un elevato grado di viscosità. Durante il riscaldamento, si evaporano piuttosto rapidamente e, a causa della decomposizione degli additivi interni, sono soggetti alla contaminazione.
  2. Semi-sintetici. Hanno una base minerale e sono realizzati con l’uso di tecnologie speciali. Contengono una quantità maggiore di additivi rispetto agli oli minerali. Sono indicati con i termini Semi-synthetic o Part-synthetic. Sono adatti per ambienti con inverni relativamente miti ed estati non troppo caldi. Costano meno rispetto agli oli sintetici. Rispetto agli oli minerali, offrono una serie di vantaggi, tra cui: maggiore durata d’uso, elevata resistenza agli sbalzi di temperatura, maggiore efficienza.
  3. Sintetici. Sono a base di petrolio e vengono realizzati tramite il metodo della sintesi organica. Nella maggior parte dei paesi, sono indicati con il termine Fully Synthetic. Grazie alla loro speciale composizione e all’implementazione di tecnologie all’avanguardia, impediscono la formazione di depositi e assicurano ottime caratteristiche di viscosità durante la stagione fredda, il che garantisce una buona protezione del motore già nei primi secondi dopo l’avviamento. In aggiunta, mantengono le loro proprietà iniziali anche in seguito all’esposizione a temperature estremamente elevate, motivo per cui sono idonei all’uso anche quando le condizioni climatiche sono particolarmente calde.

La presente classificazione, nonostante sia la più comune, rimane piuttosto superficiale e condizionale. Pertanto, gli specialisti dell’Istituto Americano del Petrolio (API), evitando volutamente l’uso del termine “semisintetico”, hanno suddiviso tutti gli oli di base in cinque gruppi.

  1. Il gruppo I include prodotti ottenuti tramite l’estrazione a solvente e la deparaffinazione del petrolio.
  2. Il gruppo II contiene lubrificanti altamente purificati, che contengono un livello ridotto di paraffine e composti aromatici, sottoposti ad uno speciale trattamento idraulico.
  3. Il gruppo III include materiali di lubrificazione ad alta viscosità, prodotti via il metodo di idrocracking catalitico.
  4. Il gruppo IV comprende sostanze sintetiche a base di polialfaolefini.
  5. Il gruppo V raccoglie tutti gli oli motore che non fanno parte di una delle categorie precedenti. Essi sono prodotti a base di eteri complessi, glicole e altre sostanze.

Nella composizione dei prodotti moderni sono generalmente inclusi componenti di diversi gruppi.

Suggerimento da AutoDoc: Per i motori di vecchia progettazione e con un’elevata percorrenza sono categoricamente non adatti gli oli sintetici, tanto più se precedentemente nel sistema di lubrificazione venivano usati oli minerali. Innanzitutto, gli additivi che ne fanno parte sono in grado di distruggere le incrostazioni carboniose vecchie, che ormai non interferiscono in nessun modo con il normale funzionamento del motore, aumentando i carichi e accelerando l’usura dei suoi componenti.

In secondo luogo, i prodotti sintetici sono caratterizzati da una bassa viscosità e potrebbero fuoriuscire attraverso le guarnizioni o persino distruggerle. Per quanto riguarda invece le vetture sportive e di grossa cilindrata, le cui unità e componenti sono sottoposti a carichi estremi, l’uso di oli minerali è inammissibile poiché l’intenso effetto termico a cui sono soggetti potrebbe risultare devastante.

Che cosa indica la marcatura SAE?

La viscosità è una delle principali caratteristiche dell’olio. Da essa dipende la possibilità di usare il prodotto corretto durante un determinato periodo dell’anno.

Che cosa indica la marcatura SAE

Secondo la classificazione SAE (Society of Automobile Engineers), tutti gli oli possono essere suddivisi nelle seguenti categorie:

  1. D’inverno. Questi oli sono indicati con la lettera W e possono essere usati solo durante la stagione fredda. Il numero che precede la marcatura W è sempre divisibile per cinque e serve per indicare la temperatura minima a cui l’olio è in grado di proteggere efficacemente il motore durante l’avviamento a freddo. Il grado 0 prende come riferimento il valore -35 °С. Ciascuno dei seguenti gradi rappresenta un aumento della temperatura di 5 °С. Ciò vuol dire che un prodotto indicato con 5W mantiene le sue proprietà a -30 °С, 10W a -25 °С, ecc.
  2. D’estate. Questi oli motore garantiscono la lubrificazione tempestiva e la protezione dei componenti del motore durante la stagione calda, risultando molto meno efficienti a basse temperature. Anche le loro marcature includono numeri: 20, 30, 40, 50 e 60. Contrariamente all’opinione comune, questi numeri indicano la viscosità cinematica alla temperatura di 100 °С invece che la temperatura massima dell’ambiente.
  3. Quattro stagioni. Questi oli sono adatti sia durante la stagione calda che nel corso di quella fredda. Sulla marcatura è indicata la possibilità di utilizzarli durante l’inverno, la temperatura massima e il livello di viscosità in caso di riscaldamento massimo: 5W-30, 10W-60, ecc. Attualmente, gli oli quattro stagioni sono i più diffusi.

Suggerimento da AutoDoc: La soluzione migliore è di usare prodotti quattro stagioni, poiché ciò previene la necessità di sostituire l’olio due volte all’anno. Se il veicolo viene usato principalmente in ambienti urbani con fermate frequenti e soste in ambienti non riscaldati (tanto più se si vive in una zona con inverni rigidi), è sempre meglio dare la preferenza alle marcature 0W o 5W. Se, tuttavia, il motore del veicolo è usurato (con l’aumento dello spazio tra le coppie di attrito), è meglio preferire un lubrificante più viscoso.

Per capire la classificazione API

L’Istituto Americano del Petrolio ha creato una particolare classificazione con l’obiettivo di suddividere gli oli a seconda delle loro caratteristiche tecniche e proprietà d’utilizzo. Anche se in maniera indiretta, tale classificazione permette inoltre di valutare la qualità del materiale lubrificante, un dato molto utile visto l’aggiornamento recente dei requisiti settoriali, che sono diventati molto più rigidi rispetto a qualche anno fa.

Per capire la classificazione API

Secondo API, tutti gli oli motore possono essere suddivisi in due categorie, ciascuna delle quali, a sua volta, è composta da più classi:

S. Per motori a benzina. Le seguenti quattro classi sono attualmente adottate nella maggior parte dei paesi del mondo:

  1. SJ. Raccomandata per l’uso con motori prodotti prima del 2001.
  2. SL. Adatta per l’uso con motori prodotti prima del 2004. Molte case automobilistiche hanno adottato la classe SL come standard minimo per la manutenzione tecnica dei veicoli.
  3. SM. Prevista per i motori prodotti prima del 2010. Gli oli della classe SM sono altamente efficienti a basse temperature, così come resistenti all’ossidazione e alla formazione di sedimenti. Essi conservano le proprie caratteristiche eccellenti nel corso dell’intero ciclo di vita.
  4. SN. Questa classe è stata introdotta nel 2010. Attualmente, essa include gli oli che sono in grado di garantire il più alto livello di protezione del motore e della sua efficienza. Gli oli SN contribuiscono al risparmio di carburante. In aggiunta, essi prevengono l’usura prematura del turbocompressore senza danneggiare le rispettive guarnizioni e anelli di tenuta.

C. Marcatura usata nei motori Diesel ad uso commerciale. Al giorno d’oggi, a seconda dell’anno di produzione del veicolo, si usano oli di varie classi: CH, CI, CJ e CK. Il numero 4 che segue la classe indica il fatto che il materiale lubrificante sia adatto per motori a quattro tempi. Diamo un’occhiata più approfondita agli oli con la marcatura C:

  1. CH-4. Questa classe è stata introdotta nel 1998. Essa è adatta per i motori che usano carburante di alta qualità, aventi un contenuto specifico di zolfo inferiore a 0,5%.
  2. CI-4. La classe è stata introdotta nel 2002. Essa raggruppa tutti quegli oli che garantiscono una protezione sicura del motore e del sistema di ricircolo dei gas (EGR) dai depositi di fuliggine e dall’usura prematura. Alcuni materiali lubrificanti di questa classe potrebbero essere marcati con CI-4 PLUS.
  3. CJ-4. Gli oli di questa classe hanno un’elevata stabilità termica, sono resistenti all’ossidazione e offrono una maggiore durata di esercizio.
  4. CK. Oli progettati con l’intento di proteggere i motori prodotti nel 2017. Possono, tuttavia, essere implementati come alternativa anche in modelli di produzione meno recente.

Esistono anche lubrificanti universali adatti per l’uso in motori sia Diesel che a benzina. Possono avere una marcatura doppia, ad esempio, CН-4/SJ.

Suggerimento da AutoDoc: Molti produttori consigliano di usare per la lubrificazione del motore oli di ultima generazione. Nella maggior parte dei casi, ciò è giustificato: più è recente un prodotto, più è economico, ecologico e sicuro. Tuttavia, nel caso delle vecchie auto, tale raccomandazione non vale: il design risalente nel tempo del gruppo motore non permetterà di valutare tutti i vantaggi delle novità che, inoltre, costano significativamente di più. Per informazioni più dettagliate sulle opzioni migliori per lubrificare il motore della tua auto, consulta il libretto di servizio.

Risparmio energetico nella classificazione ACEA

La riduzione del consumo di carburante e della tossicità dello scarico sono tra le principali richieste rivolte ai prodotti moderni. Per questo motivo, sempre più spesso sulla confezione del lubrificante si può notare una marcatura che indica la sua corrispondenza agli standard ecologici più recenti.

Risparmio energetico nella classificazione ACEA

Secondo la classificazione proposta dall’Associazione dei Costruttori Europei di Automobili (ACEA), tutti gli oli utilizzabili possono essere suddivisi nelle seguenti categorie:

  1. A. Progettati per i motori a benzina. Accanto alla lettera vi è una cifra che indica il livello di compatibilità ambientale e di viscosità in determinate condizioni. Questa categoria comprende tre classi: А1, А3 e А5. Le cifre 1 e 5 indicano che tali prodotti sono a risparmio energetico. Per il resto, si seguono gli stessi principi della classificazione API: più alto è il numero, migliori sono le caratteristiche d’utilizzo del prodotto.
  2. B. Questa categoria comprende i lubrificanti per autovetture e piccoli veicoli commerciali, alimentati a gasolio. Anch’essi si suddividono in classi: B1 e B5 (a risparmio energetico), B3, B4 (convenzionali).
  3. E. I prodotti contrassegnati da questa lettera sono progettati per i motori Diesel di camion pesanti e veicoli speciali. I più efficienti sono quelli marcati E1, mentre tutti gli altri sono standard.

A proposito dell’efficienza, anche gli esperti API hanno rivolto la propria attenzione alle proprietà salva-energia dei lubrificanti auto, introducendo la nuova marcatura EC (Energy Conserving).

Tali oli sono caratterizzati da una bassa viscosità all’aumento estremo della temperatura, il che assicura una corsa libera e facile dei componenti mobili e la riduzione del consumo di carburante. Tuttavia, al contempo si riduce lo spessore della pellicola d’olio, il che è particolarmente pericoloso per i vecchi motori ad elevato chilometraggio, i cui componenti necessitano di una maggiore protezione.

Quanto è importante l’approvazione del fabbricante?

Ciò che va bene per alcuni motori può rivelarsi particolarmente pericoloso per altri. Per questo motivo, i produttori dei mezzi di trasporto testano i lubrificanti autonomamente. Se il prodotto ha passato i test con successo, sulla sua etichetta comparirà una marcatura corrispondente, ad esempio BMW Longlife-98. Essa sta ad indicare che questo articolo può essere utilizzato nelle automobili di tale marchio prodotte dal 1998 in poi, per le quali sono previsti degli intervalli di manutenzione dai termini più elevati.

Consiglio da AutoDoc: Cerca di utilizzare sempre l’olio raccomandato dal produttore, ed evita di sperimentare con la selezione di caratteristiche di viscosità. Ciò è pericoloso: ci sono dei motori i cui canali di lubrificazione hanno uno spessore che permette di utilizzare esclusivamente prodotti con elevata fluidità. Ignorare tale raccomandazione rende inevitabile l’usura accelerata del gruppo motore. Allo stesso tempo, alcuni produttori, ad esempio BMW Group e Daimler AG, tenendo conto del design dei motori e delle loro caratteristiche distintive, sconsigliano categoricamente l’uso di lubrificanti ad elevata fluidità nelle proprie auto.

Cosa hanno in comune le varie classificazioni di oli?

Nonostante i diversi criteri di suddivisione degli oli, le classificazioni sono strettamente collegate tra di loro. Ad esempio, se il lubrificante viene segnato SH secondo la marcatura API, esso non può appartenere alle classi A1 o A5 secondo ACEA, in quanto i corrispondenti requisiti di risparmio energetico dei prodotti sono comparsi più tardi, con l’introduzione della classe SJ. Se l’etichetta è marcata A5, vuol dire che tale prodotto nel sistema API ha una posizione non inferiore alla marcatura SL, dotata di intervalli di sostituzione più grandi.

I lubrificanti a risparmio energetico marcati A1, A5, B1 e B5 hanno solitamente una viscosità ad alta temperatura pari o inferiore a 30. Quelli in cui questo valore è pari a 40 appartengono alle classi A2, A3, B2, B3, B4 e non sono a risparmio energetico.

Impariamo a leggere l’etichetta

Impariamo a leggere l'etichetta

API SL / CF. Essa sta a indicare che il prodotto è universale ed è adatto sia ai motori turbo multivalvolari a benzina, sia ai gruppi motore diesel dai diversi design. Assicura un’elevata protezione dei motori funzionanti sulla base di una miscela carburante-aria impoverita, impedisce la formazione di depositi carboniosi se si utilizza un carburante con un contenuto di ceneri superiore allo 0,5 %.

ACEA A3-04 / B4-04. Indica che tale articolo è adatto a condizioni d’utilizzo pesanti, ha degli elevati intervalli di sostituzione e contribuisce alla riduzione dei consumi di carburante. Può essere impiegato nei motori a benzina e diesel ad alte prestazioni.

10W-40. Segnala che il prodotto è adatto per l’utilizzo sia estivo che invernale, mantiene la fluidità a -25 °C e rimane abbastanza viscoso se riscaldato, quindi può essere impiegato su auto ad alto chilometraggio.

MoS2. Il bisolfuro di molibdeno contenuto nel lubrificante impedisce la formazione di rigature, riduce l’attrito e l’usura dei componenti, e assicura il lavoro silenzioso del motore.

Teilsynthetisches Leichtlauf-motorenöl. Significa che l’olio è semi-sintetico.

Conclusione: Durante la scelta degli articoli per la lubrificazione del motore, bisogna considerare innanzitutto le raccomandazioni del produttore del veicolo, non il costo dei prodotti o la fama del marchio di fabbricazione. Assicurati di tener conto delle condizioni d’utilizzo dell’automobile, del proprio stile di guida e di altri parametri individuali: solo in questo modo è possibile scegliere il lubrificante più adatto per il tuo motore. Segui le nostre raccomandazioni e fai i tuoi acquisti su AutoDoc, così sarai protetto contro le contraffazioni.

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