Come parcheggiare correttamente

Come parcheggiare correttamente

Il parcheggio è una delle manovre fondamentali necessarie per conseguire la patente di guida. Tra le varie manovre, non è certo quella più pericolosa, al massimo si rischiano delle ammaccature, ma bisogna sempre fare attenzione a pedoni e biciclette. I modelli di auto più moderni hanno in dotazione sensori e sistemi di assistenza al parcheggio, per rendere anche questa manovra il più sicura e semplice possibile.

Vedremo quali sono i vari tipi di parcheggio, la manovra corretta per eseguirli, le caratteristiche di ciascuno, con i consigli degli esperti per abituarsi a parcheggiare l’auto in tutta tranquillità. Parcheggio a spina di pesce, parcheggio a pettine, parcheggio a nastro: le differenze e i rischi di ciascuno.

Consigli generali per parcheggiare bene

In caso di parcheggio limitrofo alla strada, la procedura di avvicinamento e di parcheggio fa effettuata con molta cautela. Bisogna rallentare in prossimità del posto auto, indicando con la freccia la volontà di accostare. La freccia andrebbe messa anche quando si esce dal parcheggio, mentre in caso di parcheggio sbagliato, prima di ripetere la manovra bisognerebbe segnalare con le quattro frecce.

In caso di parcheggio separato e ampio, si consiglia di evitare zone troppo frequentate o troppo buie, verso la sera. Se il parcheggio viene vicino ad altri veicoli, bisogna fare molta attenzione alle distanze e al rispetto per le altre auto parcheggiate. Questo vale sia in fase di manovra, che quando si esce dall’auto, aprendo le portiere.

A parcheggio concluso, se il veicolo è in salita, bisogna inserire la prima marcia (o la retromarcia se è in discesa) e sterzare le ruote prima di inserire il freno di stazionamento. Un altro consiglio utile e cercare di evitare di parcheggiare sotto gli alberi o sotto ai balconi, per evitare cadute di resina o di oggetti. Infine, controllare prima di allontanarsi dal veicolo di averlo chiuso, con tutti i finestrini chiusi, senza aver lasciato esposto alcun oggetto di valore.

Parcheggio a spina di pesce

Il parcheggio a spina di pesce, chiamato anche parcheggio a lisca di pesce

Il parcheggio a spina di pesce, chiamato anche parcheggio a lisca di pesce, prevede di mettere l’auto in diagonale rispetto alla corsia di marcia e all’eventuale marciapiede. L’inclinazione del parcheggio a lisca di pesce determina anche la manovra per entrare e uscire.

Se il posto auto è rivolto in entrata rispetto alla direzione di marcia, il parcheggio deve necessariamente avvenire in avanti, mentre l’uscita dal parcheggio a spina di pesce sarà effettuata in retromarcia. Viceversa, in caso di parcheggio in uscita rispetto alla direzione di marcia, la manovra va necessariamente effettuata in retromarcia, per poi uscire dal parcheggio in prima.

Nel primo caso, l’uscita dal parcheggio in retromarcia è un momento molto delicato, perché nella prima fase la visibilità rispetto alla carreggiata è molto bassa, in particolare si rischia di non vedere ciclisti e motociclisti in arrivo, che marciano proprio vicino ai veicoli parcheggiati. Nel secondo caso, la difficoltà sta tutta nell’inizio, entrare in parcheggio in retromarcia facendo attenzione al traffico circostante.

Le dimensioni minime dei parcheggi a spina di pesce sono di circa 2 m di larghezza e 5,5 m di lunghezza. Nei parcheggi più vecchi, la larghezza potrebbe essere inferiore (anche 1,8 m). In questi casi, lo spazio di fianco al veicolo può essere davvero risicato e bisogna fare attenzione quando si aprono le portiere.

Parcheggi a pettine

Il parcheggio a pettine, o parcheggio a L

Il parcheggio a pettine, o parcheggio a L, è una manovra che si effettua in un posto auto trasversale rispetto alla strada. Esistono due scuole di pensiero al proposito: entrare in avanti e uscire in retromarcia, o viceversa. Dover uscire dal parcheggio in retromarcia comporta sempre più rischi, per la scarsa visibilità. Quindi il consiglio è quello di abituarsi a effettuare il parcheggio a pettine in retromarcia.

Per farlo, bisogna accostare (mettendo la freccia) e fermarsi quando il posteriore del veicolo ha superato di poco il posto auto. Dopo aver controllato nei vari specchietti, si sterza completamente e si procede in retromarcia. Se l’auto non è ben centrata, si può aggiustare con una piccola manovra (sempre meglio che andare a sbattere e graffiare altri veicoli).

In alcuni casi, può essere più comodo effettuare un parcheggio a pettine dritto, in particolare se la manovra di parcheggio è ostacolata dal traffico o dai pedoni, ad esempio in un parcheggio di un centro commerciale molto affollato. A volte può capitare di poter entrare nel posto di parcheggio a pettine marciando in avanti e di poter uscire dal lato opposto, sempre in avanti.

Parcheggio a nastro

Il parcheggio a nastro, o parcheggio a S

Il parcheggio a nastro, o parcheggio a S, è una manovra che si effettua quando il posto auto è direttamente e parallelo al senso di marcia. In questo caso, sia la manovra per parcheggiare che quella per uscire è più complessa, anche perché a volte è difficile stimare a occhio l’effettivo spazio disponibile rispetto alle dimensioni del proprio veicolo.

Il parcheggio a nastro si effettua sempre in retromarcia. Dopo aver messo la freccia, bisogna accostare al veicolo parcheggiato davanti al posto libero. Mantenere dal veicolo già parcheggiato una distanza adeguata per poter manovrare senza rischi. La posizione corretta è avere i propri sedili posteriori all’altezza dei fari posteriori dell’auto che si affianca.

Dopo aver scherzato completamente verso il parcheggio, sempre monitorando la zona circostante con gli specchietti, si procede in retromarcia finché il posteriore dell’auto non entra nello spazio libero. Poi si raddrizza lo sterzo e si indietreggia fino a essere abbastanza vicini dal marciapiedi. Infine si sterza sul lato opposto per concludere la manovra di parcheggio.

Conclusione

Il parcheggio è una manovra a bassa velocità, che non comporta gravi rischi per l’automobilista. Però è una manovra delicata, specialmente in presenza di pedoni o per il rischio del transito di biciclette e motociclette. Ogni tipo di parcheggio comporta una manovra particolare, spesso conviene abituarsi a parcheggiare in retromarcia.

L’equilibrio di un buon parcheggio è trovare le distanze giuste dai veicoli circostanti, pur effettuando una manovra precisa per le dimensioni del posto auto, che spesso non sono abbondanti. Non bisogna mai dimenticare di segnalare la manovra, rallentare per tempo, di osservare bene soprattutto prima di uscire da un parcheggio in retromarcia.

Commenti – 1

  • @user_162176
    01.02.2022 16:53
    Membro

    la diatriba tra me e il mio. ompagno:meno rischio di danni alla vettura se si parcheggia lungo la strada a senso unico o tra due vetture a spina di pesce in una piazza senza strisce divisorie?

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