Cavalletto moto posteriore e anteriore: a cosa serve?

Cavalletto moto posteriore e anteriore: a cosa serve?

Le situazioni in cui è necessario fermare la moto in posizione statica senza sostenersi sono molte. La prima e più frequente è il parcheggio, per cui tutte le moto sono dotate di un cavalletto moto laterale o centrale. Ci sono poi le esigenze di intervenire su parti del veicolo, come la singola ruota o altri interventi.

Vedremo come si compone un cavalletto universale moto, i modelli doppi per anteriore e posteriore combinati, quando diventano accessori indispensabili, come si usano e quanto costano. Vedremo anche i modelli diversi per le moto speciali.

Alzamoto, non ne basta uno?

Non basta avere un solo modello alzamoto, ad esempio un cavalletto moto posteriore per sollevare una ruota e cambiarla, o per intervenire sul cambio? Per alcuni interventi è sufficiente sollevare avantreno o posteriore, ma ci sono dei casi in cui la moto va sollevata completamente da terra e mantenuta in posizione orizzontale.

Gli interventi tipici in cui servono due accessori sono quelli di manutenzione che comportano la movimentazione di liquidi, come il cambio dell’olio. In questi casi avere il veicolo in posizione orizzontale diventa una necessità, e un cavalletto moto anteriore o solo posteriore non basterebbe.

Un altro motivo per cui torna utile munirsi di cavalletto moto anteriore e posteriore è quando si tiene il mezzo fermo a lungo. Appoggiando il peso sempre sulla stessa superficie, le ruote tendono a deformarsi nel giro di diverse settimane. Sollevare completamente il veicolo elimina questo rischio.

Un altro caso ricorrente in cui, per fare un lavoro fatto bene, è meglio sollevare completamente la moto da terra, è il lavaggio. Oltre a trovarsi a un’altezza più comoda per raggiungere le parti che si devono lavare, si possono lavare meglio tutte le ruote e proteggere comodamente le parti da non bagnare.

Come sono fatti gli alzamoto?

Si tratta di accessori dalla doppia funzione: si usano sia per sollevare la moto, che per fissarla in posizione sopraelevata. Il cavalletto alzamoto posteriore di solito si trova in due varianti: aggancio per forcelloni bibraccio o per forcelloni monobraccio.

I modelli per bibraccio possono avere un attacco universale o un attacco a forchetta. In genere sono regolabili in larghezza e sono ottimi per regolare o cambiare elementi della trasmissione, oppure per ingrassarli, per smontare la ruota, i dischi o gli organi di scorrimento.

I cavalletti moto anteriori sono più specifici per sollevare l’anteriore del mezzo e possono essere sottoforcella o sottocanotto. Servono per togliere la ruota anteriore, dischi ed elementi di scorrimento.

Il cavalletto alzamoto anteriore sottocanotto di solito è regolabile in altezza e serve anche quando bisogna intervenire sugli steli della forcella, ad esempio per toglierli, per una revisione e naturalmente per la sostituzione.

Gli alzamoto sono tutti universali?

Anche se esistono molti modelli universali, prima di procedere all’acquisto bisogna verificare la compatibilità, soprattutto se la moto in questione è una moto speciale. In particolare, per le moto enduro o per le moto da cross, esistono dei modelli speciali.

Questi sostengono il veicolo da sotto il telaio o da sotto il motore, tramite l’azione di leve. In genere sono modelli costruiti per moto più leggere (fino ai 180 kg) e consentono un cambio ruote o un intervento alla trasmissione (ingrassaggio, regolazione), oppure anche per togliere forcella e monoammortizzatore.

Un altro modello diverso dal doppio anteriore e posteriore è il cavalletto moto centrale a perno passante. Si tratta di un alzamoto unico che può sollevare l’anteriore, il posteriore o entrambi, grazie a un sostegno aggiuntivo di dimensioni contenute da sistemare sotto al basamento.


Di che materiale sono fatti i cavalletti moto?

Gli alzamoto possono essere di vari materiali, con diversi gradi di durezza e naturalmente di qualità e di prezzo. I modelli più accessibili sono quelli in acciaio. Hanno una struttura tubolare e si trovano in tutti i negozi di accessori per moto. Un modello di base può costare poche decine di euro. La portata della coppia in acciaio può arrivare sui 400 kg (200 kg ciascuno).

Altri modelli sono prodotti in alluminio, con un costo superiore. Questi modelli possono avere una struttura mista: tubi a sezione rettangolare e tonda, oppure quadrata con taglio laser. Sono accessori più leggeri, ma altrettanto robusti.

Infine ci sono gli alzamoto in titanio, decisamente quelli più cari e anche meno facili da trovare. Non tutti i negozi li tengono e bisogna rivolgersi ai migliori negozi specializzati. Un alzamoto in titanio può costare anche alcune centinaia di euro.

I consigli degli esperti

Il primo consiglio è quello di non lesinare: un accessorio di scarsa qualità può mettere in pericolo non solo la moto, che già sarebbe un motivo sufficiente, ma anche la propria sicurezza. Una spesa sui 150 € per una buona coppia di alzamoto sembra adeguata per mettersi il cuore in pace.

I cavalletti sono forniti di appoggi in cui parti metalliche della moto vanno in attrito con il metallo dell’accessorio. Per evitare che la moto si graffi, può convenire usare del nastro isolante e fare qualche giro nei punti di battuta, in modo da aumentare al massimo la protezione.

Nel caso di modelli universali, evitare un acquisto d’impulso. Universali è un modo di dire: verificare la gamma di regolazione, in particolare per la ruota posteriore. Inoltre, bisogna tenere presente che in genere gli accessori arrivano da montare, specialmente se si acquistano online. Sono tre parti da innestare e fissare in modo intuitivo. Montarli è facile e si fa in poco tempo, ci sono quattro bulloni, due per ciascun alzamoto.

Conclusione

I casi in cui bisogna alzare la moto sono tanti, dal cambio gomma al controllo dell’olio. Avere una buona coppia di alzamoto consente di poter fare tutto da soli, risparmiando negli interventi di manutenzione e operando nella massima sicurezza e comodità, anche per un lavaggio a fondo del mezzo.

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