Patente moto A2: requisiti

Patente moto A2: requisiti

Quella delle patenti di guida è stata una vera e propria rivoluzione nel decennio scorso. Siamo passati dalla patente A per i motorini e dalla B per le macchine, a una selva più o meno intricata di sigle, codici e dati tecnici di compatibilità e idoneità, per cui vediamo di fare chiarezza.

La patente A2 è una delle nuove licenze di guida con cui si possono montare determinati veicoli, soprattutto a due ruote. Vedremo quali sono le altre sigle, quali sono le specifiche in teoria e in pratica per questa patente e come fare i relativi esami.

Panoramica delle patenti

Le sigle di base sono rimaste le stesse: A indica prevalentemente i motori, B le macchine, C i camion, D gli autobus. Alle patenti B, C e D si aggiunge l’estensione E che indica proprio un’estensione, cioè l’abilitazione al traino di un rimorchio (di vario tipo, a seconda della patente, BE, CE o DE). A queste si aggiungono le patenti KA e KB per i veicoli a noleggio con conducente, e le qualifiche per il trasporto di merci pericolose o le CQC persone o merci.

Ma il settore che più si è diramato è proprio quello delle patenti per motorino, che da una (A) sono passate a 4: AM per i motorini più piccoli, A1 per le moto con cilindrata massima di 125 CC, la patente A2 con cilindrata tale da produrre massimo 35 kW (vedremo meglio i dettagli) e infine la A3 (senza limiti) e la vecchia A, che però si può conseguire a 20 anni, se in possesso della A2 da due anni, oppure a 21 anni (o a 24 per i veicoli a tre ruote).

Insomma, una bella serie di regole e categorie da seguire, ciascuna con un esame teorico e uno pratico, in base al mezzo che si desidera guidare. In questo articolo ci concentriamo sulle moto per patente A2 e su come arrivare all’idoneità.

Le caratteristiche della patente A2

Per conseguire la patente A2, l’età minima è diciotto anni. Questo titolo riguarda i veicoli a due ruote (moto e scooter) con una potenza massimo di 35 kW (47,6 CV) o con un rapporto tra la potenza e il peso che non superi il valore di 0,2 kW per kg.

Fino al 2020, per conseguire la patente moto A2 bisognava superare un esame pratico su una moto di cilindrata uguale o superiore ai 400 CC, ma le regole sono cambiate (direttiva UE 2020/612 in modifica alla 2006/126). Ora la cilindrata minima per questo esame è stata abbassata a 250 cc.

Sempre riguardo al veicolo che si usa per l’esame pratico, va distinto l’esame con cambio automatico o meno. L’utilizzo della trasmissione a marce non è obbligatorio, ma in caso si faccia il test con un cambio automatico, la patente non abiliterà alle moto con le marce.

Tra le limitazione per patente A2 va contata anche quella relativa al depotenziamento: se da un lato è consentito usare un veicolo con limitatore, la potenza originale del mezzo non deve superare i 70kW (95 CV).

Gli esami da superare

L’esame per patente A2 è sia teorico che pratico. La teoria è molto simile a quella delle altre patenti: 40 domande con scelta multipla, vero o falso, con un massimo di quattro errori consentiti. Va detto che chi è già in possesso della patente A1 non dovrà fare la teoria e potrà passare direttamente alla pratica.

Per l’esame pratico, bisogna munirsi di guanti, casco integrale, giacca da moto (con adeguate protezioni sulle spalle e sui gomiti), pantaloni lunghi con protezione alle ginocchia, scarpe chiuse e paraschiena. Prima di partire, bisogna controllare che la moto sia in ordine.

La pratica si divide in due parti. Prima una guida a bassa velocità per controllare l’equilibrio e manovrare, infine un percorso da completare in 25 secondi e sostenuto velocemente (ma senza superare i 50 km/h).

Per l’esame patente A2, i consigli degli esperti sono: fare pratica non solo per l’esame in sé, perché nella valutazione rientra molto la sicurezza e solo il tempo e l’esercizio danno confidenza con il peso e la manovrabilità, soprattutto a velocità bassa.

Le moto giuste per questa patente

Appena ottenuta la patente A2 cosa posso guidare? Al di là dei limiti di potenza che abbiamo visto, il mercato offre delle moto adatte, in particolare scooter e moto come le Aprilia Mana 850 o Dorsoduro 750, la Ducati Monster 797 depotenziata, la moto Guzzi V7 versione 48 CV, Triumph Thruxton, Scrambler e altre.

Per i primi tre anni dal conseguimento della patente, sono in vigore anche le regole del codice della strada per i nuovi patentati: massimo 100 km/h in autostrada. Per passare alla A3 devono passare almeno due anni. Una buona moto per patente A2 può anche essere un modello più potente e depotenziato, che si potrà riportare alla potenza originaria più avanti, conseguendo la patente A3.

Le formalità per conseguirla e i costi

Vediamo ora il costo della patente A2. I costi fissi includono un versamento per la motorizzazione (circa 27 € al momento della stesura dell’articolo), una marca da bollo (16 €), una visita medica presso l’ASL (costo variabile), più le 3 foto.

Infine la scelta è: rivolgersi direttamente alla motorizzazione come privatista, con un costo di circa 150 € in totale, oppure passare dalla classica scuola guida, con costi che possono aggirarsi sui 250 €. Naturalmente la differenza sta anche nel servizio che la scuola fornisce, con visita e disbrigo delle formalità in sede.

Conclusione

Le nuove normative per patente A2 sono entrate in vigore nel 2020 e consentono di guidare moto e scooter, con cambio a marce o senza, dalla potenza limitata, equivalenti alle 250 CC, con 35 kW massimi di potenza. L’esame pratico è duplice, i costi contenuti, ma attenzione ai limiti per i neopatentati!

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