Il bollo auto non si paga più: tutto quello che devi sapere

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Quando si parla di totale abolizione del bollo auto in Italia, molte sono ancora le discussioni al riguardo, ma la realtà è che un vero e proprio addio al bollo non è ancora contemplabile e forse non lo sarà mai. Ma vediamo più in dettaglio le novità in merito.

È vero che il bollo auto non si paga più? Miti e realtà

Il mito secondo cui il bollo sarebbe stato abolito completamente è assolutamente falso. Il bollo auto non deve essere confuso, con la tassa di circolazione, come veniva spesso definito in passato, in quanto è una tassa sulla proprietà del veicolo e non sulla circolazione. A tutt’oggi rimane una delle imposte obbligatorie (nonché una delle più antipatiche) che i proprietari di veicoli in Italia devono pagare.

La tassa automobilistica è incassata dall’Agenzia delle Entrate nazionale ed è comunque gestita dalle singole Regioni italiane e dalle Province Autonome di Bolzano e Trento, con competenze specifiche per ogni regione di residenza. Gli specialisti di AUTODOC confermano dunque che il pagamento del bollo auto rimane obbligatorio per la stragrande maggioranza dei veicoli, ma con importanti eccezioni che verranno riportate nei paragrafi seguenti.

Dopo quanti anni il bollo auto non si paga più? Le normative Italiane

La normativa italiana stabilisce l’esenzione delle auto d’epoca dal pagamento del bollo dopo 30 anni dalla prima immatricolazione. Ecco di seguito una tabella riassuntiva ed illustrativa delle esenzioni in base all’età del veicolo:

Anzianità veicoloRegime fiscaleNote
0 – 19 anniPagamento ordinarioNessuna riduzione legata all’età.
≥ 20 anniEsenzione bollo, ma pagamento tassa di circolazione regionale ridotta (circa 25-30 € per auto, 10-15 € per moto; varia per regione)Valida per auto storiche e di uso collezionistico iscritte ai registri ASI, FMI, ecc.
≥ 30 anniEsenzione totaleNon si paga né bollo né tassa di circolazione, indipendentemente dall’iscrizione ASI (anche se alcune regioni richiedono ancora registrazione storica).

Il bollo auto non si paga più dal 2025: prospettive future e possibili scenari

Il 2025 ha introdotto nuove disposizioni nella Legge di Bilancio che ampliano le esenzioni per veicoli ecologici. Le cosiddette auto ecologiche godono, infatti, di agevolazioni sempre maggiori, come riportato nel seguente elenco:

  • Auto full hybrid: riduzione del 50% per i primi 3 anni dall’immatricolazione (con limitazioni regionali)
  • Auto ibride plug-in: esenzione totale per i primi 5 anni dall’immatricolazione (in molte regioni)
  • Auto a metano: riduzione del 25%
  • Auto GPL: riduzione del 25%

La Regione Lombardia ha introdotto il sistema più avanzato di incentivi, seguita dalla Regione Emilia-Romagna e dalle Province Autonome di Trento e Bolzano.

A che età del veicolo non si paga più il bollo auto? Requisiti e condizioni

L’età del veicolo rappresenta sicuramente il criterio principale per l’esenzione automatica dal pagamento del bollo. Come anche illustrato dalla tabella precedentemente riportata, le principali categorie di esenzione per anzianità riguardano sostanzialmente i seguenti casi:

  • Auto d’epoca: i veicoli che raggiungono i 30 anni di età dalla prima immatricolazione ottengono, in automatico, l’esenzione totale dal pagamento della tassa automobilistica senza necessità di inoltrare documenti aggiuntivi, purché non siano soggetti a fermo amministrativo.
  • Auto storiche: i veicoli con età compresa fra i 20 e i 29 anni iscritti all’ASI (Automotoclub Storico Italiano) o ad altro tipo di registro storico e in possesso del Certificato di rilevanza storica e collezionistica, possono ottenere esenzioni o comunque beneficiare di riduzioni a seconda della regione.

Lo stato amministrativo del veicolo deve risultare in regola per beneficiare delle agevolazioni. Veicoli con procedure pendenti o sottoposti a vincoli non possono accedere ad alcuna delle esenzioni per anzianità.

A che età del veicolo non si paga più il bollo auto Requisiti e condizioni

Eccezioni ed esoneri

La Legge 104/1992 prevede l’esenzione dal pagamento del bollo auto per veicoli destinati alla mobilità dei cittadini portatori di handicap che presentino istanza all’Automobile Club d’Italia (ACI) o all’Agenzia delle Entrate e dispongano di certificazione medica attestante l’invalidità. Si tratta di un tipo di agevolazione che viene applicata indipendentemente dall’età del veicolo e dalla relativa classe di inquinamento.

Le Organizzazioni di volontariato possono beneficiare di esenzioni specifiche previste dai singoli provvedimenti regionali. Il Decreto 61 stabilisce, inoltre, che veicoli con particolari caratteristiche tecniche possano accedere a riduzioni del bollo.

Altre categorie che possono ottenere esoneri includono veicoli utilizzati per servizi pubblici essenziali e automobili destinate esclusivamente a scopi istituzionali. La documentazione richiesta varia secondo il tipo di esenzione richiesta e deve essere presentata all’Ufficio tributi competente.

Come calcolare il bollo auto: criteri e metodi

Nel 2025 il metodo di calcolo della tassa automobilistica resta invariato rispetto agli anni precedenti e continua a basarsi su due fattori principali: la potenza in Kw del motore, e la classe ambientale di omologazione del veicolo (Euro 0, Euro 1, Euro 2, ecc.). Si tratta di dati riportati nel Documento unico di circolazione e di proprietà, che ha sostituito il vecchio libretto di circolazione.

Per determinare l’importo esatto da pagare, possono essere utilizzati diversi strumenti online quali il calcolatore online gratuito disponibile sul sito dell’ACI e il portale dell’Agenzia delle Entrate. In alternativa, il calcolo può essere effettuato anche presso le agenzie di pratiche auto, comprese le verifiche inerenti il Superbollo dovuto per i veicoli con potenza superiore a 185 Kw.

Di seguito, abbiamo riassunto le tariffe aggiornate per il 2025:

  • Classe Euro 0 → 3,00 €/kW fino a 100 Kw, aliquota di 4,50 €/Kw se eccede i 100 Kw
  • Classe Euro 1 → 2,90 €/kW fino a 100 Kw, aliquota di 4,35 €/Kw se eccede i 100 Kw
  • Classe Euro 2 → 2,80 €/Kw fino a 100 kW, aliquota di 4,20 €/kW se eccede i 100 Kw
  • Classe Euro 3 → 2,70 €/Kw fino a 100 Kw, aliquota di 4,05 €/Kw se eccede i 100 Kw
  • Classe Euro 4, classe Euro 5 e classe Euro 6 → 2,58 €/Kw fino a 100 Kw, aliquota di 3,87 €/Kw se eccede i 100 Kw

Pagamento e conseguenze del mancato versamento

Il bollo deve essere pagato ogni anno, generalmente entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello di immatricolazione o alla scadenza dell’ultimo pagamento.

Oggigiorno il versamento avviene quasi sempre tramite il sistema PagoPA, ormai obbligatorio in Italia per tutte le pubbliche amministrazioni. Di conseguenza, il bollo può essere saldato facilmente online, collegandosi al sito dell’ACI, al portale dell’Agenzia delle Entrate, tramite home banking o anche mediante l’app IO. Chi preferisce può comunque effettuare il pagamento in presenza, recandosi in tabaccheria, alla posta, presso uno sportello bancario o in un’agenzia di pratiche auto. In ogni caso, l’importo dovuto è calcolato in automatico dal sulla base dei dati del veicolo. A differenza di quanto sostenuto da molti, il bollo non è detraibile dal modello 730, in quanto esistono appunto i canali specifici sopra elencati adibiti esclusivamente al pagamento di questa imposta.

Ma cosa succede a chi non rispetta la scadenza? Nei primi trenta giorni di ritardo la sanzione è minima e va crescendo di una piccola mora giornaliera. Se il mancato pagamento si protrae oltre il mese, le penali aumentano progressivamente: dopo tre mesi la maggiorazione diventa più pesante e, trascorso un anno, la multa può arrivare fino al 30% dell’importo originario, oltre agli interessi di mora.

Se il bollo non viene pagato per più anni consecutivi, la situazione si complica: l’Agenzia delle Entrate può emettere una cartella esattoriale, le Regioni hanno la possibilità di disporre il fermo amministrativo del veicolo e nei casi più gravi si può arrivare addirittura alla radiazione del veicolo dal PRA

Pagare puntualmente il bollo, dunque, non è soltanto un dovere fiscale, ma anche un modo per evitare conseguenze ben più onerose per il proprietario dell’auto.

Pagamento e conseguenze del mancato versamento

Politiche ambientali e incentivi futuri

L’Italia sta adottando una strategia progressiva per favorire la mobilità sostenibile: con incentivi economici sostanziosi quali:

  • Bonus auto 2025 per un approccio innovativo, differenziato in base alle fasce ISEE (fino a 30.000 €, 30.000–40.000 €, oltre 40.000 €), con contributi fino a 11.000 € per veicoli elettrici e possibilità di cumulo con incentivi regionali. Il requisito spesso richiesto è la rottamazione di veicoli più inquinanti
  • Un piano PNRR aggiornato che stanzia 597 milioni di euro per rottamare circa 39.000 auto a combustione con veicoli a zero emissioni entro giugno 2026
  • Per il lasso di tempo fino al 2026, è in corso un rifinanziamento dell’Ecobonus dedicato all’elettrico, inclusi interventi con fondi UE e piani per leasing sociale e veicoli usati

Al tempo stesso, la semplificazione delle modalità di pagamento (una rata unica dal 2026) è un modo di andare incontro ai cittadini, sebbene allunghi l’esborso in un’unica soluzione.

Conclusioni

Il bollo auto non è stato abolito, ma le numerose esenzioni e agevolazioni disponibili offrono opportunità concrete di risparmio. La gestione pratiche auto diventa più complessa ma anche più vantaggiosa per chi possiede veicoli ecologici e  storici o utilizza il veicolo per necessità legate alla disabilità. Informandosi presso la propria regione di residenza sarà possibile conoscere tutte le agevolazioni disponibili.

FAQ – Domande Frequenti

Dopo quanti anni non si paga più il bollo?

Il bollo non deve essere più pagato dopo 30 anni dalla prima immatricolazione per le auto d’epoca. Per le auto storiche (oltre 20 anni) è richiesta l’iscrizione al registro storico.

Le auto elettriche pagano il bollo?

La maggior parte delle regioni italiane prevede esenzioni quinquennali per le auto elettriche, mentre alcune regioni offrono esenzioni permanenti.

Chi beneficia della Legge 104 deve pagare il bollo?

No, i veicoli destinati alla mobilità dei cittadini con invalidità sono completamente esenti dal pagamento del bollo auto secondo la Legge 104/1992.

Come faccio il calcolo del bollo auto?

Il calcolo si basa sulla potenza del motore (espressa in Kw), sulla classe ambientale del veicolo e sulla regione di residenza. È possibile utilizzare calcolatori online per una verifica precisa.

Cosa succede se non pago il bollo?

Il mancato pagamento comporta sanzioni, interessi di mora e può portare all’emissione di una cartella esattoriale o al fermo amministrativo del veicolo.

Le auto ibride hanno agevolazioni sul bollo?

Sì, molte regioni prevedono riduzioni del 50% per le auto full hybrid e esenzioni totali per le auto ibride plug-in per periodi che vanno dai 3 ai 5 anni.

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