Il bollo auto è una tassa obbligatoria sul possesso di un’autovettura, a norma di legge iscritta al Pubblico Registro Automobilistico, che deve essere pagata ogni anno a prescindere dall’utilizzo o meno dell’auto. La tassa va corrisposta di norma entro la fine del mese successivo a quello dell’immatricolazione. Fanno eccezione gli automobilisti delle regioni Piemonte e Lombardia, i quali in base ad una regolamentazione regionale hanno la possibilità di pagare entro le seguenti date prestabilite:
Novità per il 2021
Deludendo molte aspettative e nonostante la grave crisi economica causata dalla pandemia, il pagamento del bollo auto 2021 non è stato cancellato, ma solo rimandato nel tempo. Al momento non ci sono novità degne di rilievo, rispetto alle innovazioni introdotte nel 2020, che qui conviene ricapitolare in maniera sintetica:
Per il 2021 lo stato ha concesso la possibilità di risparmiare il 10% della somma dovuta, se il pagamento viene effettuato tramite carta di credito, bancomat, apposite app (Satispay), presso punti vendita autorizzati come Sisal o Lottomatica, o anche presso le Poste e le agenzie ACI: questo in virtù del cashback di stato.
Modalità di pagamento per il 2021
Come si sa, il pagamento della tassa è di competenza regionale, fatta eccezione per le regioni a statuto speciale, in cui la gestione di questa tassa è competenze delle Agenzie delle Entrate locali.
Le modalità di pagamento del bollo sono al giorno d’oggi numerose e semplici.
Ecco le più diffuse:Per verificare il corretto pagamento del bollo basta collegarsi al sito dell’Agenzia delle Entrate o anche accedere al portale dell’ACI.
Proroga dei pagamenti
Al momento solo tre regioni italiane hanno provveduto a prorogare il termine di pagamento del bollo auto.Si attendono ulteriori proroghe emanate dalle altre regioni.
Calcolo del bollo auto
Calcolare il bollo auto è un’operazione relativamente semplice. Per farlo occorre considerare la potenza dell’auto in kilowatt insieme alla sua classe ambientale. Entrambi i dati si trovano nel libretto di circolazione: alla voce P.2 la potenza in kilowat ed alla voce V.9 la classe ambientale. Le auto con una potenza maggiore sono soggette al pagamento del superbollo, che contempla una tariffa supplementare di 20 euro per ogni kilowat superiore ai 185, che si assomma al bollo standard.
In virtù della globale crisi economica, non sono in programma aumenti del bollo dell’auto per l’anno corrente.
Esenzione bollo auto
Soggetti disabili e modelli automobilistici con caratteristiche specifiche possono essere esentati dal pagamento di questa tassa. Andando con ordine, i disabili titolari di Legge 104 possono usufruire di questa esenzione.
A questa categoria appartengono:Per far richiesta di questa agevolazione occorre compilare un apposito modulo esenzione bollo auto legge 104 (scaricabile dall’apposito sito ministeriale. Questa domanda può essere presentata anche da uno dei familiari nel caso che la persona disabile sia fiscalmente a carico e che il reddito complessivo annuo non superi di 2,840,51 euro. Va anche ricordato che una sola auto può essere esentata dal bollo, nel caso che al disabile sia intestata più di una vettura. La domanda di esenzione va poi presentata all’Ufficio Tributi Regionale entro 90 giorni dal termine di corresponsione del pagamento.
Le nuove auto elettriche sono per cinque anni esenti dal bollo, così come le auto considerate storiche aventi più di trent’anni di vita. Infine, anche tutte le auto ibride, comprate nel 2019, hanno a seconda delle diverse normative regionali 3 o 5 anni di esenzione dal bollo.
Anche i veicoli in dotazione del Presidente della Repubblica e della Segreteria di Stato, così come quelli del corpo diplomatico sono esenti da questa tassa, in quanto considerati di proprietà statale-
Esistono poi ulteriori esenzioni, emanate a livello regionale. Ecco le più significative:
Sanzioni per mancato pagamento
Il mancato pagamento del bollo comporta chiaramente delle sanzioni pecuniarie che sarebbe sempre meglio evitare. Come sopra spiegato, di norma il saldo va fatto entro l’ultimo giorno del mese, nel caso di un veicolo appena acquistato, o entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello di scadenza, nel caso di rinnovo. Essendo la riscossione del bollo di competenza regionale, in caso di mancato pagamento il proprietario dell’auto riceverà un avviso di mancato pagamento da parte della regione di appartenenza. Nel caso che l’avviso venga ignorato, la pratica diverrà automaticamente di competenza dell’Agenzia delle Entrate, la quale provvederà alla notifica di una cartella esattoriale, caricata di sanzioni ed interessi supplementari. L’interessato ha 60 giorni di tempo per saldare l’addebito; nel caso che questo non avvenga l’Agenzia delle Entrate avvierà tutte procedure necessarie per il recupero del credito. Tra le sanzioni previste si ha prima di tutto il fermo amministrativo dell’autoveicolo, per cui esso non avrà più il diritto né di circolare e neppure di essere rottamato. In caso di vendita con relativo passaggio di proprietà, il nuovo possessore dovrà accollarsi il debito. Se il bollo non continua ad essere pagato, dopo tre anni si avrà la radiazione dell’auto dall’ACI con alla fine il pignoramento del conto della persona insolvente.
Come sopra accennato, nel caso che il pagamento del bollo avvenga in ritardo, oltre alla somma dovuta dovranno essere corrisposti degli interessi di mora, calcolati sulla base dei giorni di ritardo.
Prescrizione e ricorso
La prescrizione del bollo auto è di tre anni, calcolati non a partire dal giorno del dovuto pagamento, ma dall’1 gennaio dell’anno successivo. Se il proprietario dell’automobile non riceve alcuna notifica nell’arco di questo periodo, il bollo cade automaticamente in prescrizione ed il suo pagamento non è più dovuto. Questo per quanto riguarda le regioni, per quanto invece attiene l’Agenzia delle Entrate, se questa non notifica la cartella entro due anni, calcolati a partire dalla data della comunicazione da parte della regione, la notifica decadrà automaticamente.
Nel caso che il proprietario dell’auto intenda fare ricorso, questo deve essere presentato presso la Commissione Tributaria della Provincia entro 60 giorni dalla notifica.
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