La nuova Legge di Bilancio 2021, sulla stessa scia della precedente Legge di Bilancio 2019 n. 145/2018, ha aumentato i contributi statali per l’acquisto di auto elettriche e ibride plug-in con emissioni di CO2 fino a 60 g/km, relativamente alle auto immatricolate nel periodo dall’1 gennaio al 31 dicembre 2021. Con la nuova normativa sono stati inoltre introdotti nuovi incentivi anche per i veicoli con emissioni tra 61 e 135 g/km di CO2, in questo caso però limitatamente al lasso di tempo dall’1 gennaio al 30 giugno del corrente anno. Questi provvedimenti sono chiaramente finalizzati a sostenere il mercato automobilistico in Italia, anch’esso investito da una grave crisi a seguito della pandemia mondiale. A giudicare dal numero delle domande ricevute, che stanno facendo per altro terminare rapidamente i fondi stanziati, i nuovi incentivi sembrano aver raggiunto l’obiettivo prefissato. I 250 milioni di euro inizialmente stanziati per il 2021 per stimolare i consumatori alla rottamazione dei modelli di auto più inquinanti entro la fine di giugno 2021 sono quasi esauriti: ragion per cui ad aprile si è deciso di aggiungere ulteriori 76 milioni di euro alla somma stanziata in precedenza.
Andando per ordine, è opportuno spiegare come questi incentivi funzionano.
A chi spettano gli incentivi?
Gli incentivi statali spettano a quanti hanno intenzione di acquistare nel corrente anno un’auto di categoria M1. Il bonus varia a seconda delle emissione CO2 del modello scelto, distinguendo tre fasce comprese tra 0 e 135 grammi per chilometro. Questo finanziamento interessa chiaramente le auto elettriche, le ibride, a benzina e diesel. Il veicolo può essere inoltre intestato a una persona fisica o giuridica (ditta, società, fondazione, ente di beneficenza ecc.).
Esso deve possedere i seguenti requisiti:Incentivi statali e fasce di emissione
Come sopra accennato, nella legge di bilancio sono state distinte tre fasce a seconda delle emissioni di CO2.. In pratica le prime due fasce sono relative alle auto elettriche ed ibride, mentre la terza fascia riguarda quelle tradizionali, ossia a benzina, diesel, gpl e ibridi Euro 6.
Ecco il prospetto e la spiegazione sul come questi incentivi sono costituiti.
Emissioni CO2 del nuovo veicolo | Incentivo con rottamazione | Incentivo senza rottamazione |
Da 0 a 20 g/km | 10.000 € | 6.000 € |
Da 21 a 60 g/km | 6.500 € | 3.500 € |
Da 61 a 135 g/km | 3.500 € | 0 |
Come si vede, gli incentivi statali sono connessi con uno sconto venditore obbligatorio, che viene sempre calcolato con l’IVA in assenza o presenza della rottamazione. I 76 milioni di finanziamento supplementare sono stati distribuiti nel modo seguente.
Si prevede anche l’attivazione del Fondo Decreto Rilancio Residuo 2020 M1 per la terza fascia, per un importo calcolato sui 5 milioni di euro.
Incentivi regionali
Agli incentivi statali vanno anche aggiunti gli incentivi che alcune regioni ed enti locali, sulla base delle proprie disponibilità finanziarie, hanno stanziato a sostegno di questa iniziativa. Questi incentivi sono cumulabili con l’Ecobonus.
Se ne fornisce un prospetto:Incentivo ISEE
Il maxi incentivo sull’elettrico, pensato per persone con ISEE, ovvero con un reddito inferiore ai 30.000 euro, prevedeva un contributo statale del 40% sull’acquisto (o leasing) di vetture elettriche dal costo sino ai 30.000 euro più IVA (36.600 con IVA). Questo incentivo, condizionato dall’obbligo rottamazione, non è tuttavia cumulabile con gli altri incentivi statali. Si tratta di un provvedimento per ora lasciato in sospeso in seguito alla crisi di governo.
Come si ha accesso agli incentivi
La procedura è abbastanza semplice e le poche formalità burocratiche richieste possono essere espletate dal rivenditore. In generale occorre registrarsi sul portale Ecobonus del Mise, dove verranno inseriti la targa ed i dati specifici dell’auto. La casa automobilistica procederà poi a rimborsare al concessionario la somma anticipata al cliente per l’incentivo. Questo importo potrà poi essere a sua volta recuperato tramite il credito d’imposta.
Ecotassa
Come ulteriore incentivo all’acquisto di vetture meno inquinanti, il governo ha introdotto una nuova tassa che quanti tra l’1 gennaio ed il 31 dicembre del 2021 compreranno un’auto non ecologica. Si tratta di una tassazione una tantum, articolata nel modo seguente:
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