Tutto sulla ricarica dell’aria condizionata dell’auto

Ricarica dell'aria condizionata dell'auto

Il condizionatore è un impianto dotato di un fluido tecnico e di un compressore. Il fluido percorre un circuito, passando dallo stato liquido allo stato gassoso. Così si raffredda l’aria che deve entrare nell’abitacolo. Il fluido che scorre nel circuito va regolarmente rabboccato. Il sistema può avere delle perdite, dei danni, oppure il livello può calare fisiologicamente, per la porosità di alcuni tubi flessibili.

Vedremo cosa bisogna sapere sulla ricarica dell’aria condizionata dell’auto, come funziona, ogni quanto tempo intervenire e quali sono i costi dell’intervento. Vedremo anche quali sono gli accorgimenti per evitare danni, per mantenere sempre l’aria fresca ma anche sana e quali sono le possibilità del fai da te per mantenere sempre il clima in forma.

Ricarica aria condizionata auto, cosa bisogna sapere

Condizionatore funziona modo il frigorifero

L’aria condizionata è indispensabile nelle calde giornate afose dell’estate. Sfrutta il principio dello scambio di calore, funziona grosso modo come il frigorifero. L’aria calda si raffredda a contatto con l’evaporatore, un elemento che contiene un fluido freddo. Questo circola nell’impianto dell’aria condizionata grazie al compressore, una vera e propria pompa. Il passaggio del fluido dallo stato liquido allo stato gassoso raffredda l’aria circostante.

Il circuito del fluido refrigerante dovrebbe essere a tenuta stagna, salvo danneggiamenti, ma ci sono vari fattori che col tempo determinano il calo del livello di fluido. La porosità dei tubi flessibili è uno di questi fattori. Eventuali guarnizioni che si usurano, microcrepe. Per questo è sempre meglio ogni anno sottoporre nella manutenzione ordinaria di tutte le macchine la ricarica dell’aria condizionata.

Tra in sintomi di un impianto da ricaricare, la carenza di aria fredda è il primo (il sistema non funziona più), ma anche l’incapacità di raggiungere la temperatura desiderata nel veicolo (soprattutto quando impostata in un climatizzatore automatico).

Se l’impianto è integro e di ottima qualità, la ricarica del climatizzatore dell’auto può essere un’operazione da svolgere ogni tre o quattro anni, nei casi più felici e fortunati anche dopo dieci anni, ma tutto dipende dalle condizioni dei raccordi, delle tubature e del sistema in generale.

Ricarica climatizzatore auto, come funziona

Il primo passo, in caso di malfunzionamento dell’aria condizionata, è capirne la causa. Se ci sono perdite, danni, bisogna fare un controllo approfondito, cercare dove si trovano le perdite, se ci sono guarnizioni o tubi da cambiare, altrimenti la ricarica del gas del condizionatore dell’auto diventa inutile, il sistema tornerebbe a non funzionare dopo poco tempo.

Un grosso vantaggio per chi effettua la manutenzione regolare è che il costo della ricarica dell’aria condizionata è di solito incluso nel tagliando. Normalmente viene effettuato ogni due anni, ma se la macchina percorre oltre 30.000 km l’anno, oltre al gas da rabboccare può essere utile verificare e sostituire il filtro disidratatore, che serve a mantenere pura la aria che arriva alla valvola di espansione.

Manutenzione corretta dell’aria condizionata

 Sostituisce il filtro abitacolo

Per evitare danni e mantenere l’aria condizionata il più efficiente possibile, ci sono delle precauzioni molto utili. La prima è evitare di distruggere tubi, guarnizioni e giunti percorrendo strade troppo dissestate. Le guarnizioni andrebbero anche lubrificate regolarmente, anche d’inverno. Per farlo, basta avviare il sistema una mezz’ora (anche nei mesi freddi).

Portando la macchina a fare la manutenzione regolare (il tagliando) si sostituisce anche il filtro abitacolo, che può essere un ostacolo al funzionamento del condizionatore. Inoltre, si può richiedere anche una igienizzazione completa dell’impianto di aria condizionata. Così oltre all’aria fresca si può avere un’aria più sana.

Kit ricarica condizionatore auto

Se il sistema di aria condizionata funziona bene e ha bisogno solo di una ricarica di gas, è possibile procedere anche da soli. Per una ricarica aria condizionata auto fai da te, esistono molti fit di ricarica. Anche in questo caso, è bene scegliere materiali e marche di qualità. Se è la prima volta, per imparare la procedura corretta, il consiglio è quello di rivolgersi a una stazione di ricarica del clima auto e osservare la procedura dal vivo.

Alcuni kit di ricarica sono universali e contengono anche un manometro e il necessario per una diagnosi di base. Si tratta di una bombola di gas, con frusta e attacco rapido, che consente di ricaricare il condizionatore senza doversi attaccare a una stazione di ricarica.

Il manometro consente di diagnosticare la pressione interna, valutando se è sufficiente ricaricare o se ci sono problemi maggiori (perdite, danni). Mediamente, una ricarica sfrutta sui 300 grammi di gas. Un kit fai da te può costare anche poco più di 50 €. Un bel risparmio per chi ha un po’ di praticità e magari più di una sola auto.

L’unica attenzione è maneggiare con cura la bombola. Infatti, il gas contenuto può creare dei problemi. Il gas dei vecchi modelli (R134a) era alquanto nocivo, quindi bisogna evitare assolutamente l’inalazione anche accidentale, o meglio ancora proteggersi con una maschera o uno schermo facciale. Il gas dei modelli più recenti (R1234yf) è meno nocivo, ma altamente infiammabile. Evitare quindi di intervenire vicino a fiamma o fonti di calore eccessivo, all’ombra e in un ambiente fresco.

Ricarica condizionatore auto, il costo

Il manometro di diagnosticare la pressione condizionatore

Il costo della ricarica può essere contenuto entro i 100 € se non ci sono altri interventi per riparare il sistema. Il filtro abitacolo, se intasato, va sostituito e comporta una spesa di qualche decina di euro. A questo, si aggiungono i costi delle parti da sostituire, con la relativa manodopera.

Se a guastarsi è il compressore, che è il vero e proprio motore del sistema di condizionamento, i costi diventano molto più consistenti. Per rigenerare il compressore, si possono spendere tra i 300 € e i 400 € di media, mentre per un compressore nuovo la spesa può essere anche doppia.

Conclusione

Portare la macchina a fare il tagliando regolarmente è sempre un buon punto di partenza. La manutenzione ordinaria prevede anche il cambio del filtro abitacolo, la possibilità di sanificare l’abitacolo e il sistema di ventilazione del condizionatore, oltre che rabboccare il fluido dell’aria condizionata.

La ricarica del climatizzatore auto può essere un’operazione semplice, fai da te, un bel risparmio perché è pratico e ha più auto in famiglia, per chi invece non vuole avere pensieri, basta rivolgersi a una stazione di ricarica clima auto, spendendo qualcosa in più per la manodopera.

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