Cosa si intende esattamente con altezza da terra delle auto e come si misura? Perché è importante conoscerla e non ignorarla, e quando diventa un parametro vincolante? Scopriremo come una differenza di pochi centimetri può dare al veicolo un comportamento più sportivo o rilassato e come di conseguenza vanno regolate anche le sospensioni.
Dove si misura l’altezza da terra
Questo parametro indica la distanza tra il manto stradale e il punto più basso del veicolo, ruote escluse, naturalmente a veicolo fermo. In genere la si misura dal tubo di scarico o dallo spoiler anteriore ove presente. Si chiama anche altezza libera da terra auto e si esprime in centimetri (almeno in Europa).
Un automobilista poco esperto potrebbe pensare che l’altezza da terra auto sia proporzionale alle dimensioni del veicolo, invece non è affatto così. Ecco alcuni esempi su tutti: la Volkswagen Passat Variant è una station wagon per la famiglia e dista da terra (solo) 14 cm, come una Audi A4 Avant, anche questa un’auto per la famiglia, ma anche di una Fiat Panda (15 cm), che è tutt’altro che un’auto famigliare.
D’altro canto, sempre rimanendo su auto dalle aspirazioni fuoristrada, una Dacia Duster stacca di ben 21 cm, lo stesso parametro di una Suzuki Ignis. A cosa si lega allora l’altezza da terra di un veicolo, ed è possibile pensare a una classifica altezza da terra auto?
Altezza da terra e prestazioni
La distanza da terra del veicolo ne influenza il comportamento nelle fasi di accelerazione e di manovra. Un veicolo più basso ha un effetto suolo di maggiore aderenza. In combinazione con lo spoiler anteriore (e posteriore), il flusso d’aria non solleva il veicolo, anzi, si crea sotto la carrozzeria un effetto risucchio che lo mantiene incollato alla pista anche in fase di manovra.
Una altezza minima dell’auto da terra spesso si abbina a sospensioni più rigide o reattive, dinamiche e in grado di evitare ogni oscillazione. Un esempio tipico di auto basse? Basta guardare i bolidi di Formula 1, la cui distanza da terra è di pochi centimetri, per sfruttare il cosiddetto effetto deportanza.
Nelle automobili destinate a un uso fuoristrada e non in pista, l’altezza dipende dal carattere dell’auto. Per un SUV avventuroso è importante staccarsi maggiormente, per evitare che il sottoscocca colpisca sassi o il terreno stesso, se dissestato. Se però il veicolo è di piccole dimensioni e serve a superare tratti sterrati senza raggiungere particolari velocità, l’altezza si riduce per evitare oscillazioni.
L’altezza da terra di auto utilitarie non ha di queste esigenze e punta soprattutto a un maggiore comfort. Ecco perché le sospensioni sono più morbide e le oscillazioni non sono un problema, perché le accelerazioni e le frenate non sono improvvise.
È possibile modificare l’altezza da terra?
L’altezza minima da terra dell’auto è modificabile entro certi parametri indicati dal produttore. Spesso si possono fare regolazioni minime modificando l’assetto delle sospensioni per adattare il veicolo a gomme più o meno grandi, sempre compatibili. La scelta dei pneumatici dipende da molti fattori, ma se si cambia la dimensione bisogna regolare anche l’altezza.
Per regolazioni più importanti, esistono delle molle speciali sia per abbassare che per alzare in fase di messa a punto. Spostare l’altezza di 5-10 cm in un senso o nell’altro obbliga a regolare gli ammortizzatori e non sempre si può fare. È una scelta comune per le auto sportive (che vengono abbassate) o per i fuoristrada (che vengono alzati).
Conclusione
L’altezza di un veicolo da terra è la distanza tra il punto più basso del sottoscocca e il manto stradale. Un veicolo più ribassato può essere più scattante e sportivo su pista, mentre un SUV o un fuoristrada hanno bisogno di una maggiore altezza per superare ogni tipo di terreno.
Commento