Valvola pcv funzioni e malfunzionamenti

Valvola pcv funzioni e malfunzionamenti

La valvola PCV (Positive Crankcase Ventilation) è un importante dispositivo che permette un abbassamento delle emissioni di sostanze inquinanti dell’auto. Questa valvola ha la facoltà di catturare i gas incombusti, anche noti in gergo come “blowby”, che non sono stati incanalati nelle camere di combustione, indirizzandoli nel collettore di aspirazione, dove si uniranno alla miscela aria-carburante. In parole povere, la valvola PCV assolve alla funzione di riciclare questi gas sfuggiti, riuscendo non solo a ridurre la quantità di sostanze inquinanti, ma anche impedendo la penetrazione di umidità all’interno del motore, nonché l’accumulo di sostanze impure nell’olio motore.

Data l’importanza di questo dispositivo, non sarà del tutto inutile in questo contesto spiegarne con parole semplici e concise l’esatto funzionamento e le caratteristiche principali.

La valvola PCV

I motori termici si articolano strutturalmente intorno a dei cilindri cavi, all’interno dei quali si trova un pistone che scorre su e giù. Attraverso un sistema di tubi, che prende il nome di collettore di aspirazione, la miscela aria-carburante viene immessa attraverso un’apposita valvola in ciascun cilindro. Una volta nel cilindro, nella parte superiore di questo, chiamata camera di combustione, la miscela viene fatta esplodere da una scintilla, fatta scaturire da una candela. La forza dell’esplosione che ne deriva fa in modo che il cilindro venga spinto verso il basso, facendo ruotare l’albero motore. La rotazione dell’albero motore fa a sua volta in modo che il cilindro venga di nuovo spinto in alto, ripetendo il moto su e giù, mettendo poi in azione tutta una serie di ingranaggi nel sistema di trasmissione del moto, che mettono materialmente in moto la macchina. Per quanto riguarda il pistone, questo spingerà poi l’aria ed il gas residui fuori dal cilindro, ovviamente per far posto all’emissione di nuova miscela nella camera a scoppio. Durante questo processo, può succedere che dei quantitativi di aria e benzina attraverso le fasce elastiche penetrino nel carter, termine questo che designa il coperchio di protezione dell’albero motore. Questa fuoriuscita, come sopra accennato, viene chiamata in gergo “blow-by”.

Questa miscela di gas, rimasta incombusta, può causare, tuttavia, dei seri danni al sistema del motore. Per ovviare a questo inconveniente negli anni 60 venne ideata la valvola PCV.

La valvola PCV, come sopra sinteticamente esposto, riesce a catturare questi gas, facendo in modo che essi tornino nei cilindri, dove verranno combusti. In genere questi gas vengono riciclati quando l’auto viaggia a bassa velocità, in quanto essi, essendo ricchi d’aria, renderebbero la miscela nella camera di combustione troppo magra, riducendo in questo modo la potenza dell’auto. Va infatti ricordato che quando un’automobile viaggia a basse velocità la pressione dell’aria contenuta nel collettore di aspirazione è in genere inferiore a quella presente nel basamento. Proprio il fatto che questa pressione dell’aria è inferiore rende possibile l’aspirazione del gas di “blow-by” attraverso la valvola PCV. Potendo la presenza di questi gas nel cilindro creare dei problemi al sistema di accelerazione, la valvola PCV è stata progettata in modo tale da bloccare il flusso di questi gas nel cilindro, che renderebbero la miscela troppo magra, quando l’auto sta aumentando di velocità ed il motore ha bisogno di lavorare a pieno regime. Infatti, quando il motore deve fornire delle prestazioni di alta velocità, la pressione d’ingresso risulterà uguale o maggiore a quella della pressione atmosferica, permettendo l’ingresso del gas nel basamento. Il sistema di ventilazione del basamento farà in modo di regolare i rapporti di pressione nella zona del carter, in modo che questo non venga sottoposto a pressioni eccessive che potrebbero causare delle perdite d’olio. In questo contesto, il filtro di ventilazione del basamento, anche noto come filtro di sfiato, contribuisce in maniera importante alla corretta canalizzazione di questi gas, così come al mantenimento di una pressione adatta nel basamento.

Malfunzionamento

Come la maggior parte dei componenti dell’auto, anche il filtro di sfiato del carter è soggetto ad usura e può dare segni di malfunzionamento.

 I sintomi che più comunemente possono essere messi in relazione ad un guasto di questo dispositivo sono i seguenti: 
  • i Perdite di olio, dovute ad un accumulo di sporcizia del filtro del carter, che limitando il flusso d’aria e conseguentemente la capacità di scarico della pressione del sistema potrebbe aver fatto saltare guarnizioni e tenute, provocando una perdita d’olio.
  • i Un alto numero di giri, ugualmente dovuto ad un danneggiamento del filtro, che potrebbe essere la causa di un’interruzione del regime del minimo.
  • i Generale scadimento delle prestazioni del motore, riconducibili al fatto che un’ostruzione al filtro può condurre a delle perdite di vuoto, provocando delle anomalie nel rapporto di percentuale aria-carburante. La potenza del motore andrebbe in questo caso a diminuire soprattutto quando l’auto circola a bassi regimi.

In presenza di questa sintomatica, occorre in ogni caso portare la macchina in officina per un controllo accurato.

Sostituzione della valvola PCV

Sostituzione della valvola PCV

In virtù della suo importante contributo ai fini di una riduzione delle emissioni nocive dell’auto, un malfunzionamento di questa valvola, in particolare a ridosso dell’appuntamento di revisione della macchina, può rappresentare un inconveniente non da poco, dal momento che le nuove norme europee in materia di emissioni non transigono su questo aspetto. In generale una sostituzione di questa valvola si raccomanda dopo aver raggiunto i 50.000 km di percorrenza, sebbene le opinioni a riguardo divergano spesso da meccanico a meccanico. Per stare sul sicuro, la cosa migliore da fare è sicuramente quella di consultare il manuale dell’auto, dato in dotazione al momento dell’acquisto del veicolo. La sostituzione di questa valvola non comporta costi esorbitanti e, se si è un po’ pratici della meccanica della propria automobile, si tratta di un’operazione che si potrebbe fare anche da soli nel garage di casa. Ragione questa per cui si potrebbe intelligentemente programmare una sostituzione mirata poco prima della revisione, in modo da essere sicuri che il proprio veicolo rispetti le normative vigenti in tema di emissioni inquinanti.

La valvola PCV è normalmente posizionata sopra o vicino al collettore di aspirazione ed è facilmente riconoscibile grazie alla presenza di un grande tubo di gomma intorno ad essa; ragione per cui in alcuni modelli è necessario spostare questo tubo di gomma per essere in grado di vedere la valvola.

 Ecco i passi da seguire per una sua sostituzione. 
  1. Svitare la fascetta ed allentare il tubo.
  2. Rimuovere il tubo e tramite un’apposita chiave svitare la valvola del collettore.
  3. A questo punto sarà possibile rimuovere la vecchia valvola e sostituirla con quella nuova.

Commenti – 1

  • @r. c.
    04.02.2024 12:28
    Membro

    secondo me non sai che cos'è una valvola pcv ne come si cambia

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