Come pulire il filtro antiparticolato (FAP)

Come pulire il filtro antiparticolato (FAP)

Il filtro antiparticolato è presente in ogni macchina diesel moderna. Serve per abbattere le emissioni nocive. Si tratta un elemento filtrante che si intasa regolarmente e va pulito o rigenerato. Il FAP si rigenera da solo a certe condizioni. Quando questo non avviene, va pulito o rigenerato forzatamente.

Vedremo tutto ciò che bisogna sapere sul filtro antiparticolato, com’è fatto e come funziona la rigenerazione. Vedremo anche cosa fare in caso di filtro intasato o guasto, come intervenire e quanto spendere per mantenere sempre i gas di scarico puliti e il meno inquinanti possibile.

Il filtro antiparticolato (FAP): cosa bisogna sapere

I gas di scarico della macchina vengono sempre trattati prima di essere espulsi nell’atmosfera. Il filtro FAP è un apparecchio che serve proprio a trattare i gas, riducendo le emissioni di particelle (particolato), ossia i residui microscopici della combustione del gasolio, sintetizzati nella sigla PM10. Il particolato è formato da sostanze molto inquinanti e volatili, di dimensioni non superiori ai 10 micrometri, da cui la relativa sigla.

Il filtro antiparticolato (FAP): cosa bisogna sapere

Se il filtro si intasa, il sistema di monitoraggio elettronico che ne controlla il funzionamento rileva l’anomalia. Sul cruscotto, si accende la spia filtro antiparticolato, ma ci sono dei segnali indiretti che possono allarmare, come il calo delle prestazioni, la perdita di potenza o l’aumento dei consumi.

Com’è fatto il filtro antiparticolato

Com’è fatto il filtro antiparticolato

Il filtro antiparticolato è fatto di metallo e si trova dopo i collettori di scarico, in tutte le vetture diesel più moderne. Come ogni altro filtro un elemento che tende a saturarsi. Un filtro antiparticolato intasato compromette il corretto funzionamento del motore. L’elemento filtrante è in carburo di silicio, con delle celle e delle canalette che trattengono le microparticelle.

In molti modelli, è presente un additivo speciale contenente cerina, una sostanza che fa aggregare le particelle in gruppi più grandi e più semplici da filtrare. La manutenzione del filtro va effettuata ogni 1015 ore di funzionamento, al massimo dopo 1000 km. La percorrenza reale dipende però dal tipo di auto e dalle modalità operative.

Rigenerazione filtro antiparticolato

Raggiunta la saturazione, ogni filtro prevede un sistema automatico di pulizia per eliminare le particelle depositate. Si tratta di una combustione ulteriore, con iniezione di gasolio, processo noto come rigenerazione. Per rigenerare il FAP si utilizza un iniettore ausiliario che porta il gasolio direttamente nel filtro. Si tratta di una vera e propria pulizia automatica del filtro antiparticolato.

Questa combustione porta la temperatura oltre i 400 °C, così le particelle PM10 vengono distrutte in particelle più piccole e meno inquinanti, le PM2,5. Queste vengono espulse con gli scarichi. Esistono due tipi di filtro, FAP e DPF, con due diverse temperature di rigenerazione. Il filtro DPF è il modello standard per ogni tipo di vettura, mentre il filtro FAP è più nello specifico in dotazione a veicoli Peugeot e Citroen e raggiunge temperature di rigenerazione superiori ai 600 °C.

Il filtro tende a intasarsi molto di più se il veicolo percorre prevalentemente tratti brevi e urbani. Quando il filtro raggiunge il punto di rigenerazione, la macchina dovrebbe percorrere una mezz’ora di strada a velocità sostenuta, tra i 60 e i 90 km/h. Per far scattare la rigenerazione, ci sono anche soluzioni bianche, cioè senza interventi esterni, come pulire il filtro antiparticolato in autostrada o in strada statale. La velocità necessaria per la rigenerazione e può essere anche superiore, intorno ai 120 km in autostrada, basta tenere il motore tra il 2000 e i 2500 giri.

Filtro antiparticolato intasato, cosa fare (o non fare)

Se il filtro non termina il ciclo di rigenerazione, bisogna procedere diversamente per pulire il filtro antiparticolato. È possibile portare la macchina in officina da un tecnico professionista, oppure procedere da soli con un kit di pulizia FAP. Si tratta di un apposito detergente, con un additivo per il risciacquo. Ecco come procedere.

Filtro antiparticolato intasato, cosa fare (o non fare)

Intervenire a motore freddo è spento. Collegare la bomboletta del detergente, poi spruzzarne il contenuto nel filtro dal manicotto di ingresso. Il detergente deve agire per qualche minuto (seguire le istruzioni). Poi si effettua la stessa operazione con la seconda bomboletta, per il risciacquo.

Il costo di un intervento di pulizia può variare molto, se si può intervenire da soli con un kit per la pulizia del filtro, si possono spendere poche decine di euro, mentre se il filtro richiede una ricarica e va pulito da un professionista, i costi possono raggiungere anche i 500 € presso una concessionaria.

Attenzione, è fuori legge rimuovere il filtro. Si tratta di una manovra inquinante e contraria al codice della strada (Art. 78). Infatti il veicolo risulta non conforme alla carta di circolazione, che prevede il rispetto degli standard europei in materia di inquinamento. Le sanzioni vanno dai 422 € ai 1697 € oltre al ritiro della carta di circolazione e ovviamente all’obbligo di ripristinare il veicolo nella sua conformità.

Sostituire il filtro antiparticolato.

La rigenerazione riporta il filtro quasi allo stato originale, ma non del tutto. Col susseguirsi dei cicli di rigenerazione, il filtro tende comunque a rimanere sempre più deteriorato, fino al punto in cui bisogna effettuare la sostituzione con un filtro nuovo.

Se il filtro va sostituito, i costi possono essere molto superiori, a seconda del modello di auto o del tipo di ricambio, dai 500 ai 5000 €. Si può risparmiare molto intervenendo da soli nella sostituzione. Non è possibile scegliere un modello diverso da quello originale, quindi bisogna per forza comprare lo stesso tipo di filtro.

L’intervento non è semplicissimo, perché bisogna smontare varie altre componenti. Se un tecnico professionista impiega due ore, un automobilista esperto può comunque impiegare una giornata di lavoro. Per questo conviene soppesare i pro e i contro, compresi i rischi di un intervento che va a toccare varie altre componenti, quindi è molto delicato.

Conclusione

In un veicolo alimentato a diesel, il filtro antiparticolato è una componente essenziale dello scarico. Serve a ridurre l’inquinamento e mantenere massime le prestazioni del motore. Il filtro si riempie di particelle (PM10) che quando il filtro si intasa vanno eliminate. Il filtro PAF si rigenera da solo, ma ha bisogno di un ciclo di mezz’ora a velocità sostenute.

E possibile pulire e forzare la rigenerazione, ma al termine della vita di servizio il filtro PAF va sostituito. La rigenerazione è automatica, mentre la sostituzione è un intervento complesso, che è meglio affidare a un esperto.

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