Amaxofobia - Come sbarazzarsi della paura di guidare

Amaxofobia - Come sbarazzarsi della paura di guidare

Negli ultimi anni, tutte le paure sono diventate fobie. Paura di andare all’aperto? Agorafobia. Paura dei ragni? Aracnofobia. Queste costruzioni grammaticali dal greco (fobia significa paura) hanno raggiunto anche il mondo automobilistico sostituendo la paura di guidare con l’amaxofobia.

Vedremo come si compone il termine amaxofobia, il significato, quali sono i sintomi di questo malessere, come si può manifestare, come si può superare nel modo più sicuro, ma anche come evitare ricadute o anche come evitarla del tutto.

Cosa significa?

Il termine amaxos è greco e significa “carro”. Quindi la fobia di guidare altro non è che la paura di mettersi in macchina. Non solo, ma nei casi più gravi può diventare una paura che si manifesta anche solo al pensiero di mettersi in auto o di viaggiare. Vediamo come si manifesta.

Diciamo subito che si tratta di un disturbo riconosciuto e pertanto non sempre un disagio si classifica come un disturbo. Se dopo una brutta esperienza si rimane restii a tornare in macchina e si ritarda un viaggio, non per questo si è soggetti a un disturbo, perché si può sempre superare la paura di guidare.

Nella classificazione dei disturbi mentali, classe DSM-5, la paura della macchina è una fobia specifica di tipo situazionale e per essere clinicamente riconosciuta deve durare da almeno sei mesi, con reazioni di stress importanti, come attacchi di panico alla guida o difficoltà a vivere una vita normale sul lavoro o nel privato.

Nel caso dell’amaxofobia, i sintomi sono i classici segnali di una paura accentuata, come sudorazione, difficoltà a pensare lucidamente, rifiuto dell’oggetto (la macchina). A livello emozionale si soffre di ansia anticipatoria, i muscoli si contraggono, il battito cardiaco accelera, manca il fiato e si suda più del normale.

I casi più pericolosi

Se gli attacchi sono forti e si arriva al punto di eliminare del tutto il problema (la macchina) con qualunque mezzo, il blocco oggettivo va sciolto eliminato. Una volta riconosciuta la paura di guidare, come superarla? Intanto bisogna distinguere diverse situazioni.

La paura può essere più forte: se si deve guidare da soli, se si deve guidare al buio, in autostrada, in galleria, sui ponti, nel traffico, lontano da casa, in prossimità di pedoni. Ciascuno di questi casi richiede un trattamento diverso, al di là dell’avversione al mezzo stesso.

Non esiste una valenza statistica nella differenza tra uomini e donne, che vengono colpiti in egual maniera dall’amaxofobia: come curarla? Cominciamo con alcuni consigli generali, utili a tutti, per non evitare la paura, ma affrontarla e sconfiggerla.

Consigli pratici per vincere la paura

Senza nulla togliere all’eventuale intervento di uno specialista per i casi più gravi, ci sono alcuni consigli comportamentali comuni che valgono anche per l’amaxofobia: come superarla un passo alla volta. Partiamo proprio dalla macchina.

La paura può essere alimentata dal distacco, ecco perché non bisogna cedere alla fobia perdendo il contatto con l’auto, anzi. Una buona cura dell’auto consente di aumentare le certezze che tutto sia in perfette condizioni, lasciando meno spazio agli imprevisti, che causano sempre ansia.

Alla domanda “come avete superato la paura di guidare” molti soggetti hanno risposto semplicemente: lavando l’auto. Sembrerà strano, ma un contatto fisico dà sicurezza e la pulizia aiuta sempre l’approccio mentale, attutendo l’ansia.

Qualunque sia il viaggio, meglio prendersi più tempo del necessario, fare qualche sosta anche solo per una boccata d’aria. Respirare sempre in modo lento e consapevole, come quando si fa meditazione. Questa prassi aiuta a mantenere la calma, evitando gli attacchi di panico.

Un altro trucco che insegna come superare la paura di guidare è la musica. Si può creare una playlist di brani piacevoli, da ascoltare sia a casa, nella massima quiete, che durante la guida. La musica dev’essere distensiva e non distrarre (meglio senza parole).

Ragionare a voce alta sul presente è un ottimo metodo. Leggere i segnali, osservare il paesaggio, persino pensare al lavoro, alla famiglia, eventualmente stare al telefono in vivavoce, a volte il cervello va solo distratto per evitare la paura.

Le statistiche della fobia

La paura di guidare è più diffusa di quanto si creda, sembra che ben un automobilista su tre ne soffra! Esistono però varie sfumature e origini, che possono essere puramente psicologiche o anche traumatiche (un incidente).

Gli psicologi collegano la paura dell’auto con l’interferenza di altre forme d’ansia, come l’agorafobia (paura degli spazi aperti), la claustrofobia (paura degli spazi chiusi, come l’abitacolo dell’auto), una scarsa autostima.

La paure delle gallerie è una delle più diffuse. Nel tunnel sembra di non avere una via d’uscita e se succede qualcosa, anche solo se si è costretti a fermarsi, ci si sente subito in pericolo, per il buio, per il senso di chiusura o di oppressione (spesso il tunnel è sovrastato da massicce montagne).

L’autostrada fa paura, spesso per la pressione degli altri veicoli, per il traffico pesante, per la velocità. In questi casi, conviene mantenere una velocità non esagerata (120 km/h), lasciandosi superare senza alcun problema. Qualche sosta in più, un goccio d’acqua nella natura dell’Autogrill.

La notte e il buio sono altri momenti di timore, soprattutto per la visibilità ridotta, o per l’ora tarda, o anche per la paura ancestrale del buio. Se proprio si è costretti a viaggiare di notte, preferire strade più larghe e meglio illuminate, non correre (i tempi di reazione sono un po’ più lunghi) e rimanere ben svegli parlando con qualcuno. Evitare le musiche troppo lente.

Conclusione

La paura della macchina si manifesta sotto varie forme e può essere frutto di suggestione o di traumi. Ci sono molti modi per evitare attacchi di panico. È importante non allontanarsi dalla fobia, ma affrontarla, se necessario con l’aiuto di un professionista, un passo alla volta.

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