Come poter riparare le ammaccature dell'auto con le proprie mani

Come poter riparare le ammaccature dell'auto

Come la maggior parte degli automobilisti, purtroppo, ben sa, le ammaccature sulla carrozzeria dell’auto possono sempre capitare e questo anche a quanti prestano la massima attenzione. Il più delle volte basta un attimo di distrazione, ad esempio, entrando nel garage di casa o imboccando la strada del vialetto condominiale, per urtare un muro o lo spigolo sporgente di una colonna. In casi come questi non occorre entrare nel panico, arrabbiarsi o disperarsi, ma mantenendo la calma ispezionare il danno per conoscerne la gravità. In ogni caso, si dovrebbe sempre tenere in mente il detto, per cui: “a tutto c’è rimedio”.

Proprio parlando di rimedio, in questo contesto non sarà forse del tutto inutile fornire alcune istruzioni pratiche che permetteranno, se l’ammaccatura o il graffio non sono particolarmente profondi, di porre rimedio da soli a casa a questo danno.

Come si può riparare un’ammaccatura

Come poter riparare le ammaccature dell'auto con le proprie mani

Da un punto di vista tecnico, come ammaccatura dell’auto si intende una deformazione del rivestimento o strato metallico dell’auto a seguito di un urto con un altro corpo. Le ammaccature di questo tipo, coinvolgendo solo la parte superficiale della carrozzeria, vanno distinte dai danni, provocati ad esempio da un vero e proprio incidente stradale, che hanno causato una deformazione del telaio in profondità: per questo tipo di danni l’unica soluzione praticabile è quella di rivolgersi ad un carrozziere.

Come sopra accennato, la prima cosa da fare è quella di controllare la gravità dell’ammaccatura, ispezionando in primo luogo i suoi bordi. Se questi si presentano abbastanza lisci e rotondi, in questo caso forse si avrà avuto fortuna e la riparazione non sarà complicata.

Se l’ammaccatura ha riguardato solo lo strato di vernice, in questa evenienza il più delle volte, dal momento che le vernici per auto moderne sono abbastanza elastiche, basterà riscaldare con un apposito strumento la parte in questione, perché la vernice di adatti alla piegatura del metallo. Questo riguarda chiaramente quelle ammaccature appena percepibili, in cui la vernice è stata di poco scalfita.

 Se invece si ha a che fare con un’ammaccatura più estesa si hanno due possibilità: 
Come si può riparare un’ammaccatura
  • i L’ammaccatura viene tirata dall’esterno. In questo caso il problema risiede nel trovare un metodo capace di esercitare la forza necessaria, affinché la carrozzeria torni nella posizione necessaria. Per tal scopo esistono degli strumenti appositi, quali ad esempio ventose o adesivi speciali che possono essere utilizzati con successo, senza danneggiare la vernice.
  • i L’ammaccatura viene spinta dall’interno. In questo caso il problema sarà quello rimuovere la parte della carrozzeria interessata, in modo da poter agire sulla parte interna. Lavorare dall’interno offre chiaramente il vantaggio di poter applicare più liberamente la forza necessaria e di aver una libertà d’azione maggiore.

In entrambi i casi ci sono dei metodi che possono essere applicati con successo. Vediamo quali solo:

  • i Acqua calda. La superficie ammaccata potrebbe essere trattata con dell’acqua calda, possibilmente bollente, che in alcuni casi in virtù della sua alta temperatura fa in modo che il metallo della scocca torni nella sua posizione originale. Va detto che lo stesso procedimento può essere applicato con successo anche nei paraurti di plastica e in caso di graffi superficiali alla vernice.
  • i Combinazione ventosa-acqua calda. Prima dell’uso di un’apposita ventosa, è consigliabile misurare l’estensione della superficie dell’ammaccatura, per stabilire se la ventosa sia in grado di coprirla. Dopo aver versato per alcuni secondi dell’acqua calda, si procederà ad applicare la ventosa e successivamente a tirare con forza. In molti casi, ricorrendo a questo espediente si riesce a riparare il danno con un minimo sforzo. Va anche aggiunto, che a seconda della profondità o dell’estensione dell’ammaccatura potrebbe essere necessario ripetere l’operazione più volte. La pazienza è sempre una virtù necessaria, quando si effettuano riparazioni di ogni genere. È anche raccomandabile che i movimenti che si eseguono siano brevi, precisi e veloci, in altre parole, essi dovranno essere simili a quelli che si eseguono per sturare un lavandino. Per quanto riguarda la ventosa da usare, teoricamente è possibile anche usare un comune sturalavandini, tuttavia in questo caso è opportuno accertarsi dell’assenza di eventuali residui ai bordi dell’accessorio, che potrebbero inficiare l’aderenza alla superficie della carrozzeria o addirittura provocare dei graffi.
  • i Ghiaccio secco. Il ghiaccio secco potrebbe rappresentare un’altra soluzione per risolvere il problema. Esso dovrà essere applicato per poco tempo sulla superficie danneggiata e risulta particolarmente efficace sulle superfici piane del cofano, del tettuccio ecc. Per le ammaccature sul lato, l’impiego di questa sostanza richiede la pazienza dell’uso di un paio di pinze, per tenere fermo il ghiaccio sulla superficie in questione. In generale, il contatto con la parte ammaccata non deve superare i 30-60 secondi. Questo metodo ottiene in genere risultati soddisfacenti su danni di dimensioni medie. In virtù della sua composizione chimica, è consigliabile indossare guanti ed occhiali di protezione quando si maneggia del ghiaccio secco. Anche in questo caso, a seconda dell’entità del danno potrebbe essere necessario ripetere l’operazione alcune volte.
  • i Estrattore a colla. L’estrattore a colla utilizza una normale colla a caldo per aderire al veicolo. Solitamente gli estrattori vengono venduti in un apposito kit contenente la pistola per la colla, estrattori di diverse dimensioni ed uno strumento in metallo per la rimozione degli estrattori dall’ammaccatura. Se si opta per questa opzione è raccomandabile assicurarsi che si abbia una prolunga sufficientemente lunga per poter lavorare sul veicolo con l’apposita pistola per la colla. Con l’ausilio di quest’ultimo strumento si applicherà a caldo della colla sulla superficie dell’estrattore, che dovrà essere dell’estensione sufficiente a coprire la superficie ammaccata. Dopo aver aspettato qualche secondo, si procederà a rimuovere l’estrattore tramite l’apposito strumento. Alla fine della procedura con dell’alcool isopropilico si allontaneranno gli eventuali residui di colla dalla carrozzeria.

In questo caso sarà necessario procurarsi quanto segue: un fono, uno strumento per lo smontaggio della pannellatura interna; un martello in gomma ed una barretta di plastica con la punta rotonda di 5 cm di diametro.

 Ecco i passi da seguire: 
  1. Smontaggio dei pannelli interni con l’ausilio dell’apposita attrezzatura. Nel caso si lavori sulla portiera, accertarsi di riattaccare la pellicola di plastica per evitare che alla prima occasione l’acqua penetri all’interno dell’auto.
  2. Riscaldamento del metallo dalla parte interna. Facendo ciò è consigliabile accertarsi che non vi siano materiali in plastica che possano essere danneggiati dal calore.
  3. Dopo aver riscaldato la superficie, con l’ausilio del martello in gomma iniziare a dare dei colpi leggeri sulla superficie. È consigliabile magari lavorare un po’ più a lungo dando dei colpi leggeri che rischiare di danneggiare ulteriormente la carrozzeria dando un colpo più forte, assestato male.
Riparazione ammaccature auto

In alcuni casi sarà necessario avvalersi di un martinetto per sollevare l’auto, in modo da poter smontare con più sicurezza e facilità la parte della carrozzeria interessata dall’ammaccatura. Un altro consiglio è quello di evitare di appoggiare o distendere i pezzi smontati della carrozzeria su delle superfici ruvidi, ma usare magari delle coperte o altro materiale protettivo, in modo da evitare dei graffi.

Non sempre i metodi sopra indicati hanno un buon fine e l’auto dovrà essere portata in officina. Come consolazione, si tenga tuttavia sempre presente che anche un risultato parziale è sempre un risultato che porterà ad un risparmio di denaro.

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