Rodaggio Auto Nuova A Cosa Serve e Quanti Chilometri occorrono

Una domanda molto comune alla quale poter dare molteplici risposte è se sia o meno veramente necessario effettuare il rodaggio di un‘auto nuova. In ogni caso la risposta più frequente da parte delle case automobilistiche e di molti altri esperti è unanime: il rodaggio di un‘auto nuova è fondamentale per poterne sfruttare completamente il potenziale. Anche se i motori moderni sono più resistenti rispetto a quelli delle generazioni precedenti, una guida attenta e delicata almeno nei primi 1000 km di percorrenza è ancora raccomandata se si desidera garantire il buon funzionamento e le prestazioni a lungo termine del motore.

Vediamo più da vicino in che modo è possibile rodare il motore di un’auto nuova e quali sono le tecniche da utilizzare per permettere alla propria auto di adattarsi alle condizioni di guida di tutti i giorni.

Rodare un’auto nuova

Una volta ritirate le chiavi della nuova auto, potrebbe subentrare la tentazione di scoprire fino in fondo di cosa è capace. Sforzare troppo un nuovo motore nei primi 1.000 km potrebbe avere delle ripercussioni a lungo termine, è importante quindi effettuare il rodaggio dell’auto prima di portarla al limite.

Per capire meglio il significato di “rodaggio” possiamo tranquillamente definirlo come quel procedimento attraverso il quale il motore, una volta uscito dalla catena di produzione, ha il tempo di adattarsi e di funzionare in modo fluido e corretto.

Il rodaggio serve per dare al motore il tempo di adattarsi e funzionare in modo uniforme dopo essere uscito dalla catena di produzione, evitando così che le parti siano sottoposte a sforzi eccessivi nella fase iniziale di funzionamento. Il rodaggio delle auto moderne è raccomandato dalla maggior parte dei costruttori, come indicato nel libretto d’uso e manutenzione del veicolo.

Il rodaggio di un motore garantisce la riduzione al minimo dell’usura precoce del motore, nonché un flusso regolare ed uniforme dell’olio attraverso tutte le parti in movimento. Inoltre lascia alle fasce elastiche (tra il cilindro e il pistone) il tempo di sistemarsi correttamente, permettendo al motore ed alla trasmissione di adattarsi l’uno all’altra.

Tempo necessario per rodare un motore

Le tempistiche di rodaggio di un motore differiscono a seconda del produttore. In generale, raccomandano di evitare un numero di giri elevato tra i primi 1.000 e 3.000 km, a seconda del tipo di automobile; è previsto un massimo di 3.500 giri per il rodaggio di un motore diesel, che sale a 4.500 giri per i motori a benzina.

Vantaggi derivanti dal rodaggio

 Sono diversi i motivi per cui conviene eseguire il rodaggio di un’auto nuova, tra cui: 

Consigli per il rodaggio di un’auto nuova

 Ecco alcuni consigli per prendersi cura della propria auto fin dal primo chilometro di percorrenza, garantire una condizione ottimale del motore, nonché permettere l’assestamento di pneumatici, freni e sospensioni: 

Nei primi 1.000 / 3.000 km, è consigliabile non mettere sotto sforzo il motore portandolo fino ai limiti del proprio potenziale. Un simile comportamento può mettere a dura prova le fasce elastiche ed i cilindri, con conseguente peggioramento delle imperfezioni di fabbricazione.

Come precedentemente accennato, in linea di massima tutto è sicuro entro i 4.500 giri/min (rodaggio di un‘auto a benzina) ed i 3.500 giri/min (rodaggio di un‘auto diesel) nei primi 1.000 chilometri. In seguito, è possibile aumentare gradualmente il numero di giri senza alcuna conseguenza negativa.

Come già accennato in precedenza, il processo di rodaggio consente al motore ed alla trasmissione di adattarsi l’uno all’altra, perciò cambiare marcia a un basso numero di giri eviterà inutili usure oltre a contribuire al risparmio di carburante.

Molte delle auto nuove sono dotate di un indicatore di cambio marcia, che suggerisce quando è opportuno cambiare marcia per massimizzare il consumo di carburante. Almeno entro i primi 1.000 chilometri vale la pena attenersi a questo indicatore per avere un’idea del numero di giri ideale per il cambio di marcia.

La tentazione di spingere a fondo l’acceleratore, una volta alla guida della nuova auto, può rischiare di compromettere le prestazioni dell’olio del motore, delle fasce elastiche e dei cilindri. Non solo, ma un’accelerazione aggressiva a motore ancora freddo può essere dannosa, indipendentemente dal numero di chilometri percorsi.

Durante i primi 1.000 chilometri, è meglio accelerare dolcemente e cambiare rapidamente le marce, in modo da evitare un aumento eccessivo del numero di giri. Questa operazione garantirà prestazioni del motore senza intoppi e consentirà, contemporaneamente, alla trasmissione di assestarsi.

Indipendentemente dalla destinazione, i viaggi brevi non sono una soluzione ideale per le auto nuove di zecca. Un motore freddo richiede una quantità di lavoro maggiore, mettendo a dura prova il ciclo di erogazione dell’olio. Di conseguenza è consigliabile guidare la nuova auto soltanto in previsione di un viaggio più lungo che permetta al motore di riscaldarsi.

Contemporaneamente, la macchina dovrebbe procedere ad un ritmo moderato una volta raggiunta la massima efficienza durante un lungo viaggio. Se per esempio la macchina ha percorso una buona distanza in autostrada, prima di raggiungere la destinazione è opportuno guidare delicatamente lungo le strade urbane, in modo da permettere al motore di raffreddarsi piuttosto che fermarsi bruscamente.

Il traino di carichi pesanti non è la scelta migliore per i motori nuovi: già in condizioni di guida del tutto normali, il traino mette a dura prova qualsiasi tipo di motore, ma può rivelarsi ancora più dannoso per le auto nuove non ancora rodate.

Durante il periodo di rodaggio è consigliabile non programmare vacanze in roulotte o gite con i box per il trasporto dei cavalli: i carichi pesanti dovrebbero essere trainati soltanto dopo almeno 1000 chilometri di percorrenza per permettere al motore di adattarsi.

Il rodaggio di un’auto nuova non riguarda solo il motore: anche gli pneumatici, i freni e le sospensioni necessitano di tempo per adattarsi. Una volta uscite dalla fabbrica, le auto non funzionano subito come dovrebbero, quindi è necessario un approccio prudente per massimizzare la sicurezza.

Per i primi 350 chilometri circa, gli pneumatici non offrono il livello di aderenza previsto in seguito. Questo perché sono rivestiti di un lubrificante applicato durante il processo di fabbricazione, che richiede appunto circa 350 chilometri di percorrenza per svanire del tutto.

I freni stessi hanno bisogno di un determinato tempo per aggiustarsi, in quanto le pastiglie e il disco iniziano ad interagire e a sviluppare punti di attrito, assicurando così prestazioni di arresto fluide e regolari. Allo stesso modo, gli ammortizzatori e le molle non si assesteranno completamente per almeno i primi 1.700-2.000 chilometri, influenzando dunque la maneggevolezza e le prestazioni del veicolo.