Come verniciare la targa di un'automobile

La targa di un veicolo deve essere sempre ben leggibile e seguire le dimensioni e le direttive che regolano ogni targa auto in Italia. Non è consentito pertanto colorarla in modo diverso o alterarla in alcun modo. Però la targa tende a rovinarsi e col tempo rischia di diventare illeggibile.

Vedremo se e come si può verniciare la targa dell’auto, quali sono i materiali necessari, dove è meglio operare e che prodotti preferire per ottenere un risultato ideale senza rischi e senza alcuna fatica, oltre che risparmiando bene sui costi di manodopera.

Perché la targa si rovina

La targa del veicolo è forse in uno dei punti più inquinati della strada. La targa posta sull’anteriore è spesso a ridosso degli scarichi del veicolo che ci precede, mentre quella posta sul posteriore, la più grande, è costantemente in prossimità dei nostri scarichi.

È evidente che, nei veicoli con motore a scoppio, gli scarichi emettono sostanze inquinanti e coloranti o anche corrosive che vanno molto presto a intaccare i materiali di cui la targa è composta. I numeri neri su sfondo bianco sono in rilievo ed espongono la vernice nera agli elementi, con maggiore effetto sulla leggibilità.

Ecco perché, dopo un certo livello di usura, diventa indispensabile verniciare la targa auto. Il rischio, se non per la sicurezza, è senz’altro per il portafogli. Il codice della strada parla chiaro: se il numero non è ben leggibile, o se la targa è sporca, rotta o anche solo danneggiata, si rischiano multe salate: dai 65 € a un massimo di 262 €.

Quali sono gli attrezzi che servono

Vediamo ora cosa serve per riverniciare la targa auto e rimetterla a nuovo. Gli attrezzi per smontare e rimontare il pezzo, che sono un cacciavite e dei bottoni in plastica apposta per la targa del veicolo. Poi servono delle importanti protezioni personali, perché stiamo per operare con della vernice tossica.

Un paio di guanti per proteggere le mani, degli occhiali e una mascherina, per evitare di inalare sostanze tossiche. Infine serve la vernice targa auto, che dev’essere nera e adatta al metallo. Insieme al colore, serve il primer e il nastro da carrozziere. Infine, serve l’ambiente giusto per procedere. Un garage ben ventilato o un portico vanno benissimo.

Degli stracci puliti fanno sempre comodo per avere strumenti puliti. Nel caso si intenda riverniciare tutto e non solo ritoccare, servirà della lana d’acciaio e uno sverniciatore, altrimenti dei pennelli a setole morbide basteranno per aggiungere vernice.

Adesso che abbiamo tutto l’occorrente, vediamo come restaurare la targa auto senza problemi e riportare lettere e numeri alla massima leggibilità per i prossimi anni. Prima ricordiamo che, nel caso si operi in un ambiente pubblico, non è il caso di lasciare il veicolo incustodito e senza targa: completare l’operazione rimanendo vicini al veicolo.

Come procedere al ritocco

Vediamo come si rinnova la targa auto partendo dallo smontaggio. Bisogna togliere i quattro bottoni che agganciano la lamina di metallo al telaio portatarga. Serve un cacciavite per fare leva verso l’esterno. Attenzione a non perdere i bottoni (a meno che non se ne abbiano di ricambio).

Il telaio portatarga va tolto svitando i due elementi di fissaggio che lo fissano al resto della carrozzeria. Conservare bene le viti, perché serviranno a rimontare il tutto (insieme ai bottoni di prima). A questo punto possiamo pulire per bene la targa, eliminando ogni contaminante. Non è il caso di verniciare sullo sporco!

Un’altra operazione importante prima di cominciare il ripristino targa auto è proteggere le parti di sfondo (quelle bianche) con del nastro per carrozziere. Contornare bene lettere e numeri, facendo in modo che la vernice si limiti alle parti da annerire evitando sbavature.

A questo punto la procedura dipende anche dal tipo di vernice scelta, quindi bisogna leggere bene le istruzioni. In genere, bisogna pitturare di nero con un pennello, anche se esiste sul mercato un’ampia scelta di spray riflettente per targa che può velocizzare il tutto.

Molto importante: prima di partire con la vernice, è il momento di indossare le protezioni. Guanti, maschera e occhiali, anche se si usa un pennello! A questo punto si può prendere il pennellino e cominciare a dare le mani di nero necessarie. Ritoccare le lettere e i numeri con precisione.

Terminata ogni mano necessaria, bisogna aspettare che asciughi. Possono passare alcune ore (per questo è meglio agire con la macchina fuori dalla strada, per evitare di dover lasciare incustodito un veicolo senza targa. Quando la vernice è asciutta e abbiamo dato abbastanza mani, siamo al punto di voler fissare il risultato per farlo durare più a lungo.

Un restauro completo, come funziona?

Se invece di ritoccare vogliamo rifare completamente la targa, una volta terminata la pulizia, dobbiamo procedere in modo diverso. Bisogna eliminare ogni traccia di ruggine e della vernice vecchia con un solvente. Una volta sbiancato tutto, applicare un primer di protezione sul metallo.

Poi si applica una vernice trasparente con un pennello grande. infine si procede con un pennellino a dare il nero su lettere e numeri come nella procedura di ritocco. Il passaggio finale è applicare una vernice catarifrangente per targa che protegge la vernice sottostante e allo stesso tempo rende i colori più visibili anche in distanza.

In entrambi i casi, terminato il lavoro, bisogna semplicemente rimontare la targa nel suo telaio con le viti apposite, per poi rimettere il tutto a posto agganciando con i quattro bottoni alla carrozzeria.

Conclusione

La targa tende a scolorirsi da sola per via dell’inquinamento dei gas di scarico e dei fattori ambientali. Questo degradamento dipende dal tipo di auto (a diesel piuttosto che elettrica) e dall’utilizzo (strade urbane piuttosto che no). Fare un ritocco alla targa è molto semplice e si risparmia sia di manodopera che di eventuali multe!